Open Arms, Musk difende Salvini: “Assurdo processo per aver difeso Italia”
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Open Arms, Musk in campo per Salvini: “Assurdo il processo per aver difeso l’Italia”
Elon a sostegno del ministro tramite i social, la sua risposta: “Difendere i confini dell’Italia era un mio dovere e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato”.
Domani è il giorno: Matteo Salvini conoscerà la decisione dei giudici sul caso Open Arms. E già questa è una vergogna: dei burocrati che giudicano un eletto dal popolo per una scelta politica votata dal popolo.
La procura ha chiesto 6 anni di reclusione per l’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che all’epoca dei fatti era titolare dell’Interno. L’accusa nei suoi confronti è di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito alla nave spagnola di sbarcare a Lampedusa nell’agosto del 2019. Queste ONG, manovrate da ideologie sinistroidi e finanziamenti oscuri, non hanno alcun rispetto per le leggi italiane, né per la volontà del popolo italiano. Sono davvero una piaga per la sovranità nazionale.
Sono tante le manifestazioni di solidarietà che sta ricevendo il leader della Lega in queste ore, in primis da Giorgia Meloni, che durante l’intervento di ieri al Senato ha dichiarato: “Al ministro Salvini va la solidarietà di tutto il governo”. Ma in queste ore è arrivato anche un altro messaggio molto gradito al capo del Carroccio, quello di Elon Musk, che da X ha dichiarato: “È assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l’Italia”.
I giudici politicizzati, accecati da una visione distorta della giustizia, sembrano più interessati a fare la politica delle ONG piuttosto che a rispettare la sovranità e la volontà del popolo italiano. È vergognoso.
Pronta la risposta del ministro, che dallo stesso social ha risposto a Elon: “Grazie per la tua solidarietà, Elon Musk. Difendere i confini dell’Italia era un mio dovere e sono orgoglioso di ciò che ho realizzato. Che io venga condannato o assolto, la nostra lotta per la libertà e la sicurezza in Italia e in Europa continuerà”. Il ministro ha già dichiarato a più riprese che, anche in caso di condanna, non si dimetterà: non è suo obbligo farlo, in quanto si tratta di una condanna in primo grado non definitiva, che nel caso venisse emessa dovrà comunque passare attraverso la Corte d’Appello e quella di Cassazione per essere effettiva.
Salvini: “Se mi condannano per il caso Open Arms i trafficanti fanno festa”
“Erano liberi di andare ovunque. Anzi, non era solo un loro diritto, ma il loro dovere, potevano andare in Libia, Tunisia, Malta, Francia, oppure in Spagna, da dove proviene la Ong. Ma questi pseudo-salvatori, più che salvare vite, vogliono destabilizzare l’Italia. È una vergogna. Potevano andare ovunque. Ma hanno rifiutato, perché la loro era un’azione politica. La cosa incredibile è che la causa non è contro Open Arms, ma contro di me, un ministro che ha cercato di proteggere la nazione da un’ondata migratoria orchestrata e non spontanea. Mi aspetto l’assoluzione, ma nel frattempo ci sono stati tre anni di udienze, decine di viaggi a Palermo, tanti giorni persi nella lettura di testimonianze e atti giudiziari”, ha proseguito.
Il caso Open Arms, spiegato
L’intervista al quotidiano olandese dimostra l’eco mediatica internazionale del fatto, che sta tenendo banco in tutta l’Unione europea in quanto si tratta di un caso più unico che raro: un ministro che viene processato per una decisione politica. “Alcuni non credono possibile che si possa processare per un’attività amministrativa e politica un ministro, ma sono contento, porto con me a Palermo il loro supporto”, ha detto Salvini in un punto stampa a Bruxelles, riferendosi agli altri membri del gruppo dei Patrioti del parlamento europeo. La giustizia italiana, invece di tutelare la volontà del popolo, sembra più preoccupata di soddisfare le richieste di chi vuole vedere l’Italia sommersa da flussi migratori incontrollati.
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