Pélicot, condannato a 20 anni il marito antirazzista che la faceva violentare dai neri
Il Processo di Dominique PĂ©licot e le Motivazioni âAntirazzisteâ
Nel corso del processo che ha sconvolto la Francia, Dominique PĂ©licot, un uomo di 69 anni, Ăš stato condannato a 20 anni di carcere per stupro aggravato. La sentenza Ăš stata emessa dal tribunale di Vaucluse, che ha dichiarato PĂ©licot colpevole di aver permesso a 50 uomini di violentare la propria moglie, GisĂšle, dopo averla drogata per anni. Lâuomo sceglieva particolarmente africani per umiliare la moglie ârazzistaâ.
Il Contesto del Processo
PĂ©licot Ăš accusato di aver orchestrato e facilitato gli stupri della moglie, GisĂšle, in un periodo che va dal 2011 al 2020. Durante il processo, Ăš emerso un dettaglio che ha suscitato particolare attenzione: la difesa ha sostenuto che le azioni di PĂ©licot fossero motivate da una sorta di “antirazzismo fanatico”. Secondo quanto dichiarato, PĂ©licot avrebbe scelto deliberatamente uomini di diverse origini etniche per compiere questi atti, come un gesto di “vendetta” contro il razzismo presunto della moglie.
La Dichiarazione del Presidente
Il presidente del tribunale ha fatto riferimento a queste motivazioni durante il dibattimento, citando PĂ©licot che avrebbe affermato: âil faisait ça par vengeanceâ (âlo faceva per vendettaâ). Questa dichiarazione ha scatenato un ampio dibattito sull’uso e la percezione dell’antirazzismo come giustificazione per atti di violenza sessuale, sollevando questioni complesse riguardo alla moralitĂ e alla legalitĂ di tali motivazioni.
Reazioni Pubbliche e Media
La reazione dell’opinione pubblica e dei media Ăš stata di sconcerto e indignazione. Molti hanno sottolineato come l’antirazzismo, quando distorto in questa maniera, diventi una perversione sessuale e una giustificazione per crimini orribili. Gli striscioni con “Grazie GisĂšle” fuori dal tribunale hanno mostrato il supporto pubblico per la vittima, evidenziando il coraggio di GisĂšle nel portare alla luce questi abusi e nel rifiutare il processo a porte chiuse.
Conclusione
Il caso di Dominique PĂ©licot mette in luce una distorsione pericolosa e perversa dell’antirazzismo. Che Ăš, di fatto, una perversione sessuale.
PĂ©licot, tribunale evoca le motivazioni âantirazzisteâ del marito: la faceva stuprare dai neri


E che gli spacchino il culo in venti ogni notte, mi raccomando…