Attacco al Natale: in nome di Dio, fermiamo l’immigrazione islamica

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By V dicembre 20, 2024 23:39

Attacco al Natale: in nome di Dio, fermiamo l’immigrazione islamica

Un’ombra oscura ha di nuovo avvolto l’Europa con l’attentato terroristico a Magdeburgo, dove un immigrato musulmano che i media definiscono ‘ateo’, identificato come nato in Arabia Saudita, ha guidato un’auto a folle velocità contro la folla di un mercatino di Natale, causando la morte di almeno 2 persone e ferendone altre 80. Questo atto di violenza brutale ci ricorda ancora una volta della minaccia che l’immigrazione rappresenta per la nostra sicurezza e il nostro modo di vita.

L’Islam Fondamentalista: Un’Urgenza Senza Pazienza

Il fondamentalismo islamico non conosce pazienza; agisce con immediatezza, colpendo i civili nel cuore delle loro tradizioni e festività. L’attentatore di Magdeburgo, agendo senza alcun riguardo per la vita umana, ha dimostrato come questi estremisti siano pronti a seminare morte e distruzione in qualsiasi momento. Non c’è un piano di lungo termine, solo la volontà di far sentire la loro presenza attraverso il terrore. Il loro obiettivo è chiaro: intimidire, destabilizzare, e seminare il caos.

L’Islam Finto Moderato: La Strategia della Pazienza

Ma c’è una strategia molto più pericolosa, a lungo termine, che opera nell’ombra: quella dell'”islamico finto moderato”. Questi individui, spesso descritti come più integrati e meno visibili, lavorano con una pazienza quasi glaciale. Non colpiscono con bombe o automobili, ma attraverso una colonizzazione culturale e demografica. Non schiacciano un centinaio di vittime con le loro auto, distruggono il futuro di milioni di bambini figliando milioni dei loro. Cancellano il nostro futuro. Loro obiettivo è la creazione di un califfato in Europa, non attraverso la violenza immediata, ma attraverso un piano di lungo termine che sfrutta le nostre stesse leggi e la nostra apertura.

La loro strategia è quella di aspettare, di crescere in numero e influenza, di costruire moschee, di imporre la sharia nelle loro comunità, e gradualmente di cambiare il tessuto sociale fino a renderlo irriconoscibile. Parlano di pace e integrazione, ma nelle loro azioni vediamo un’erosione lenta ma inesorabile della nostra identità, dei nostri valori e delle nostre leggi.

L’Europa Sotto Assedio

L’attentato di Magdeburgo non è solo un episodio isolato ma un sintomo di una malattia più profonda che sta affliggendo l’Europa. Da un lato, abbiamo il terrorismo immediato e violento, dall’altro, una forma di invasione culturale che sta alterando il nostro tessuto sociale. I due aspetti si complementano: il primo spaventa e destabilizza, il secondo lavora silenziosamente per cambiare il nostro futuro.

Un Appello alla Vigilanza e all’Azione

È giunto il momento per l’Europa di svegliarsi e riconoscere questa duplice minaccia. Non possiamo più permetterci di essere compiacenti o di nasconderci dietro il velo del politically correct. Le nostre società devono essere protette, non solo dalle minacce esterne immediate ma anche da quelle interne che minano i nostri valori fondamentali.

Dobbiamo rafforzare la nostra sicurezza, sì, ma anche rivedere le nostre politiche di immigrazione, integrazione e educazione. Dobbiamo promuovere una cultura di rispetto reciproco, ma senza cedere la nostra identità e i nostri diritti. Il califfato non deve avere spazio in Europa, né attraverso la violenza né attraverso l’inganno della moderazione.

L’attentato di Magdeburgo è un richiamo a ristabilire l’ordine, a difendere la nostra libertà e a garantire che il futuro dell’Europa sia deciso dai suoi cittadini, non da chi desidera vederla trasformata in un califfato. La nostra risposta deve essere azzerare l’immigrazione islamica regolare.

Attacco al Natale: in nome di Dio, fermiamo l’immigrazione islamica ultima modifica: 2024-12-20T23:39:12+00:00 da V
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