Islamici odiano il Natale, è la seconda strage ad un mercatino in Germania
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L’Immigrazione Islamica: Un Pericolo Non Integrabile
L’attentatore saudita di 50 anni, responsabile dell’atto terroristico al mercatino di Natale di Magdeburgo avvenuto il 20 dicembre 2024, è un chiaro esempio del fallimento dell’integrazione islamica in Europa. Questo individuo, stabilmente in Germania dal 2006 e con un permesso di soggiorno permanente come medico, mostra quanto sia ingenua e pericolosa la narrazione della sinistra secondo cui l’integrazione si ottiene attraverso lavoro e regolarizzazione.
Questo attacco, che ha richiamato alla mente il tragico evento del 19 dicembre 2016 a Berlino, dove il tunisino Anis Amri seminò morte e distruzione, è un monito per tutti coloro che credono nel mito dell’integrazione indiscriminata. A Berlino, il bilancio fu di 12 morti, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo, e 56 feriti, un ricordo che dovrebbe far riflettere su quanto sia fragile la sicurezza nelle nostre città.
Anis Amri, un altro esempio di come il sistema di accoglienza e integrazione dell’UE sia fallimentare, aveva sbarcato a Lampedusa e grazie alla miopia di certi magistrati, che lo ritennero non espellibile perché la Tunisia non era considerata un paese sicuro, poté muoversi liberamente fino a compiere l’attentato. Dopo aver seminato terrore, Amri venne ucciso in Italia, ma il danno era già stato fatto.
La realtà è che l’integrazione di individui provenienti da culture che non condividono i nostri valori fondamentali, che non rispettano la vita e la sicurezza pubblica, è un’illusione pericolosa. La sinistra continua a sostenere che con il lavoro e la regolarizzazione il problema si risolve, ma gli eventi di Magdeburgo e Berlino dimostrano esattamente il contrario. Questi attentati non sono incidenti isolati, ma il risultato di una politica di immigrazione fallimentare, che sottovaluta i rischi di un’integrazione superficiale e ingenua.
È tempo di riconoscere che non tutti coloro che arrivano in Europa sono pronti o desiderosi di abbracciare i nostri valori e stili di vita. L’immigrazione islamica, specialmente quando non viene attentamente monitorata e controllata, rappresenta un rischio per la nostra sicurezza, la nostra cultura e il nostro modo di vivere. La Germania, l’Italia e tutta l’Europa devono svegliarsi da questo sogno utopico e affrontare la realtà: non tutti gli immigrati sono integrabili, e alcuni portano con sé il seme del terrorismo.
Secondo me si tratta di un attentato “sotto falsa bandiera” che si tenta di far passare come risposta russa all’attentato di Mosca, mascherandola da attentato islamico… c’è un qualcosa da film holliwoodiano un po’ sospetto…
La butto lì ma sappiate che mi hanno cambiato alcuni farmaci e magari non sono proprio lucido… ma qualcosa non torna in questo attentato, vedremo c.