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Un Appello al Governo per la Sovranità Italiana

L’assoluzione di Salvini nel caso Open Arms conferma una verità incontestabile: difendere i confini non è reato. Con questa sentenza, ogni dubbio legale è stato eliminato, dimostrando che chiudere i porti alle navi delle ONG che traghettano migranti non è reato.

È giunto il momento per il governo eletto di agire con decisione e coraggio. Non ci sono più scuse per non implementare un blocco navale e chiudere i porti. Ora, fuori le palle, anche in nome delle vittime dell’immigrazione, per proteggere la nostra nazione, la nostra cultura, e la nostra sicurezza. La sovranità italiana deve prevalere.

La gestione dell’immigrazione non è solo una questione di politica ma di responsabilità verso i cittadini italiani. Ogni giorno di inazione contribuisce a un’emergenza che pesa sulle nostre risorse, sulla nostra economia e sulla nostra coesione sociale. Le ONG, con la loro azione, hanno spesso agito al di fuori del controllo statale, mettendo a rischio vite umane e sfidando la sovranità nazionale.

Il precedente giuridico stabilito dall’assoluzione di Salvini deve essere il catalizzatore per un cambiamento. È tempo di riaffermare che l’Italia ha il diritto di controllare chi entra nel suo territorio, di proteggere i suoi confini e di fare rispettare le sue leggi. Non possiamo permettere che il nostro paese diventi il campo di battaglia di interessi internazionali o di ideologie che non tengono conto delle nostre necessità.

In memoria delle vittime dell’immigrazione, di coloro che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa e di quelli che sono caduti per mano di criminalità legata a flussi migratori incontrollati, dobbiamo agire. Il governo ha il dovere morale e politico di prendere misure decisive: chiudere i porti, respingere le navi delle ONG e garantire che l’Italia possa vivere in sicurezza e prosperità.