Attacco al Natale: orde di musulmani assaltano i mercatini in Germania – VIDEO
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L’Immigrazione Islamica: Una Minaccia Reale alla Pace e alla Sicurezza dell’Europa
Due settimane fa, il cuore delle tradizioni natalizie a Essen è stato profanato e violato da un’orda di sostenitori dei jihadisti siriani, quelli stessi che hanno preso il potere in Siria con la violenza e il terrore. Mercatini di Natale, simboli di pace e gioia, sono stati presi d’assalto da chi non riconosce i valori e le tradizioni dell’Occidente.
Tra il 2015 e il 2016, in un gesto di pura follia, la Germania ha aperto le sue porte a oltre un milione di siriani, descritti come oppositori di Assad ma, in realtà, spesso portatori di un’ideologia che minaccia la nostra stessa esistenza. Lo status di rifugiato è stato regalato come se fosse un biglietto d’ingresso per seminare caos e terrore in Europa. Questa non è accoglienza, è autolesionismo.
L’Europa, con la sua politica di immigrazione indiscriminata, ha importato non solo persone, ma decine di migliaia di bombe umane pronte a esplodere. Mentre a Magdeburgo si contavano i morti fatti da uno di loro, a Stoccarda, i sostenitori di questi jihadisti sfilavano nel centro della città, mostrando a tutti il loro potere, la loro mancanza di rispetto per la nostra cultura e la nostra sicurezza.
Questo non è un caso isolato. La Germania, una volta sinonimo di ordine e civiltà, è diventata un teatro di violenze inaudite. Ricordiamo il caso di Amburgo, dove una giovane ragazza di 15 anni è stata brutalmente violentata per due ore da nove stranieri, tutti con cittadinanza tedesca ma di origine islamica, età comprese tra i 16 e i 20 anni. La giustizia, in questa nuova Germania, ha mostrato una faccia distorta: una donna è finita in carcere per aver descritto uno degli stupratori come “vergognoso stupratore maiale”. E chi è stato il “diffamato”? Un minorenne che non ha passato nemmeno un giorno in carcere, mentre solo uno dei membri di questa banda di predatori ha ricevuto una condanna ridicola, due anni e nove mesi, come racconto nel mio libro “Le vite delle donne contano”.
Dove siamo arrivati? A un punto di non ritorno. L’immigrazione islamica, con il suo bagaglio di estremismo e disprezzo per i nostri valori, sta cancellando la nostra identità, la nostra sicurezza, e la nostra libertà. Non possiamo più fingere che l’integrazione sia possibile o che l’estremismo non sia parte integrante di questa immigrazione.
È tempo di svegliarsi, di smettere di essere ciechi davanti all’evidenza. L’Europa deve chiudere le sue frontiere, rimpatriare chi non può o non vuole integrarsi e proteggere i suoi cittadini da questa minaccia interna. Non si tratta di razzismo, si tratta di sopravvivenza. La nostra civiltà, le nostre donne, i nostri figli, hanno diritto a vivere in pace e sicurezza, non sotto la minaccia di chi ci odia apertamente.
Basta con l’immigrazione islamica, basta con la distruzione della nostra cultura e della nostra sicurezza. L’Europa deve agire, o sarà perduta.
Mentre a Magdeburgo si contavano i morti, a Stoccarda, gli islamici sostenitori dei jihadisti siriani sfilavano nel centro della città. #Magdeburg pic.twitter.com/szdS3GOB8K
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 22, 2024
Chi è causa del suo mal…
Vale per tutti, anche per noi.
Hanno la barba siffatta sennò i loro confratelli li prendono per femmine e se li ingroppano: come sono astuti!
In realtà la barba per loro è ostenzazione jihadista, tant’è che i mugianduiottìn afgani si tagliavano la barba per andare in licenza a casa in città e poi se la facevano ricrescere quando tornavano a combattere ma passavano i posti di blocco senza problemi, avanti e indietro.
Gli occidentali ci sono sempre cascati per vent’anni perchè le analisi situazionali non le faceva “l’intelligence” bensì la “stupidity”…