Bannon: è tempo di tassare i super-ricchi
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Steve Bannon sul Populismo e la Visione per il Futuro degli Stati Uniti
Steve Bannon, noto per il suo ruolo chiave nella campagna elettorale di Donald Trump nel 2016 e come ex stratega capo alla Casa Bianca, ha delineato in un’intervista una visione del populismo americano che va oltre le semplici etichette politiche. Secondo Bannon, il populismo ha due aspetti fondamentali:
1. Aspetto Non Materiale:
Il populismo è anti-elite, con una qualità quasi spirituale che riscatta la volontà sovrana del popolo. Questo implica una lotta contro l’establishment e una riscoperta del potere individuale.
2. Aspetto Pratico:
Dal punto di vista economico, il populismo si traduce in politiche che mettono il cittadino al centro delle attenzioni del governo. Bannon menziona specificamente:
Politiche fiscali che esentano le mance, la sicurezza sociale e gli straordinari dalle tasse per beneficiare i lavoratori e la classe media.
Politiche industriali che riportano in patria i lavori manifatturieri ad alta qualificazione.
Politiche di sicurezza nazionale e di controllo dell’immigrazione per proteggere i lavoratori locali dalla concorrenza di manodopera non qualificata.
Bannon critica duramente l’attuale sistema bipartitico, sostenendo che le differenze tra Repubblicani e Democratici sono solo superficiali. Egli vede i leader politici come “giocatori di sistema”, più preoccupati di mantenere lo status quo che di rispondere alle vere esigenze del popolo.
Il Ruolo di Trump e il Realignment Politico:
Bannon paragona Trump a figure storiche come Washington e Lincoln, indicando che il 2016 potrebbe essere visto come un punto di svolta simile a quello del 1932. Se i populisti riescono a mantenere e ampliare la coalizione che ha portato Trump alla Casa Bianca, comprese minoranze e classe operaia, potrebbero garantire un dominio politico per decenni.
Critica alla Politica Economica Attuale:
Bannon attacca le politiche economiche che favoriscono i buyback azionari anziché gli investimenti in infrastrutture e lavoro. Propone un aumento significativo delle tasse per le corporazioni e i ricchi, con l’obiettivo di ridistribuire la ricchezza in modo più equo.
Il Ruolo dei Magnati:
Riguardo a figure come Elon Musk, Bannon riconosce il loro cambiamento di posizione politica, sottolineando come Musk abbia finanziato la causa populista con una significativa donazione quando le risorse erano scarse. Tuttavia, evidenzia le loro divergenze, in particolare su questioni come la Cina.
Strategia Populista:
Bannon vede il movimento populista come un progetto di lunga data, non un fenomeno passeggero. Richiede un impegno continuo per educare e attivare la base elettorale, trasformandola in una “Armata dei Risvegliati” capace di influenzare profondamente la politica americana.
In sintesi, Bannon immagina un futuro in cui il populismo diventa la forza dominante, sfidando le vecchie guardie di entrambi i partiti, con l’obiettivo di riorganizzare il panorama politico americano intorno alle esigenze dei cittadini comuni, piuttosto che quelle dell’élite economica e politica.
Bannon: è tempo di tassare i super-ricchi
ultima modifica: 2024-12-22T00:08:45+00:00
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E mi sembra anche giusto. Dovremmo tassare i poveri? A quanto pare però da noi Meloni e Salvini stanno aiutando i ricchi, o sbaglio?
Infatti è così dappertutto…
Se segui la F1 saprai chi sia Lance Stroll e che suo padre Lawrence gli ha fatto fare un anno di apprendistato per la F1 quand’era ancora minorenne, mettendogli su un piccolo team completo per provare una F1 su tutti i circuiti fissi del Mondiale e prepararsi.
Tra macchine, personale, trasferte, affitti e noleggi diciamo che papà Stroll ha speso da 20 a 50 milioni in valuta forte.
Poi suo padre lo ha piazzato alla Williams, ha comperato il 5% delle azioni della Mastur Batin (come la chiama un mio amico), ha rilevato il team Force India chiamandolo Mastur Batin, ingaggiando in successione due ex campioni del mondo e, tra altre cose, ha comperato e fatto restaurare l’ultimo esemplare esistente di quel gioiello automobilistico che si chiama FERRARI 330 P4.
Cosa fa nella vita il Sig. Lawrence Stroll per avere così tanti soldi?
Taglia la legna in Canada… MA QUANTO CAZZO DI LEGNA C’E’ IN CANADA?
Perchè costui non è miliardario e basta, lui SPENDE più di un miliardo in valuta forte all’anno grazie ai maneggi dei cosiddetti “PANAMA PAPERS”, che permettono di imboscare i tre quarti del denaro esistente al mondo.
Proviamo a far pagare un po’ di tasse a questi qui, poi vedi come si incazzano per principio…