Perché la magistratura perseguita gli italiani che si difendono?
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Stato e Magistratura: la Persecuzione degli Italiani che Si Difendono
In un paese dove la giustizia sembra aver perso la bussola, dove lo Stato e la magistratura si fanno complici di un sistema che protegge i delinquenti stranieri a scapito dei cittadini italiani, si stanno verificando episodi di una gravità inaudita. La nostra nazione, una volta simbolo di civiltà e diritto, è diventata un campo di battaglia dove chi si difende viene perseguitato e chi aggredisce viene protetto.
- Investe e uccide il marocchino che la deruba: in tasca aveva 10 decreti espulsione. A Viareggo, una donna italiana, esasperata dalla minaccia di un ladro marocchino che aveva già ricevuto dieci decreti di espulsione, decide di reagire. Il risultato? La giustizia non vede l’ora di accusarla, mentre il colpevole, se fosse stato espulso, non avrebbe potuto continuare a delinquere.
- Ragazzino italiano uccide il suo persecutore africano: aveva denunciato inutilmente. Un giovane, vittima di continue molestie, prende la decisione drammatica di difendersi quando capisce che le denunce non portano a nulla. Ma la giustizia, invece di indagare sulle sue denunce ignorate, lo mette sotto accusa.
- Uccide spacciatore africano che ha stuprato fidanzata, arrestato. La storia di un uomo che vede la propria vita distrutta da un crimine orribile e che, nell’impotenza di vedere giustizia fatta, agisce per proteggere ciò che gli è più caro. E chi viene arrestato? Non il violentatore prima che venisse ucciso, ma chi ha cercato di fermarlo.
- Indagati carabinieri per la morte del delinquente africano Ramy durante inseguimento. Anche le forze dell’ordine, che rischiano la vita per proteggere i cittadini, vengono messe sotto accusa per aver fatto il loro dovere, mentre la vera minaccia sociale, Ramy, continua a essere trattata come una vittima.
- Italiano a processo per avere ucciso l’immigrato che gli stava distruggendo casa con la ruspa. Un cittadino che vede la propria proprietà e la propria sicurezza minacciate da un atto violento e vandalico si trova a dover rispondere in tribunale per aver reagito, mentre l’aggressore viene visto come qualcuno da proteggere.
Questa è l’Italia oggi: un paese dove lo Stato e la magistratura si sono trasformati in un meccanismo perverso che protegge chi non merita protezione, mentre chi cerca di difendere se stesso, la propria famiglia e la propria proprietà viene trattato come un criminale. Dove sono finiti il diritto alla legittima difesa e il senso di giustizia?
È evidente che abbiamo un sistema giudiziario che ha perso il senso della realtà, che punisce il cittadino onesto mentre lascia liberi i predatori stranieri. Non si tratta di razzismo, ma di una questione di giustizia e sicurezza. Quando la giustizia non protegge i suoi cittadini ma li perseguita, è il segno che qualcosa di profondamente sbagliato sta accadendo.
È tempo di cambiare rotta, di ristabilire un ordine dove chi delinque, soprattutto se già destinatario di numerosi decreti di espulsione, non possa più sentirsi intoccabile. Gli italiani non possono più essere lasciati soli a difendere il proprio diritto alla vita e alla sicurezza.
Basta con questa farsa. È ora di restituire giustizia agli italiani, non di perseguitarli per aver cercato di proteggersi in un sistema che li ha abbandonati.
Sfatiamo un mito: chi fa Legge ed è in gamba farà l’avvocato perchè si arricchirà, le mezze seghe invece entreranno nelle istituzioni, magistratura compresa, e i risultati sono quelli che vediamo.
Ricordatevi del “CHE C’AZZECCA”, scritto così, delle piroette per assolvere il banchiere pacini battaglia e della sua famosa Mercedes da morto di fama, trovata sotto casa e restuita solo DOPO che l’avevano sputtanato i suoi stessi colleghi… parlo del di pietro, naturalmente…
Abbiamo un ministro degli interni dalle inesistenti capacità intellettive, basterebbe togliere le scorte a sti trionfi di magistrati e si risolverebbe un sacco di questioni