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Giubileo: Un Business Profano nel Sacro

Vediamo con cuore affranto questo spettacolo di mondanità che si cela sotto il manto della santità. Oggi, il 24 di dicembre del 2024, un evento che dovrebbe essere di purificazione e ritorno a Cristo viene trasformato in un mercato di vanità e corruzione.

Papa Francesco apre la porta Santa, ma questa apertura non è forse una porta spalancata anche ai commerci e alle vanità del mondo? La Porta Santa, che dovrebbe simboleggiare il passaggio alla santità, diventa invece un palcoscenico per il business mondano, per il turismo sfrenato e per la vanagloria dell’uomo.

La benedizione di Papa Francesco, che dovrebbe essere un richiamo alla penitenza e alla conversione, è invece amplificata dai social, strumenti di distrazione e vanità, non di vera fede. Le parole del Papa, che dovrebbero scuotere le anime, sono ridotte a messaggi per attrarre folle, non per guidare i cuori verso Dio.

Piazza San Pietro, riempita di gente, non per la vera devozione, ma per partecipare a uno spettacolo, per vedere attraverso schermi giganti ciò che dovrebbe essere un momento di intima riflessione e preghiera. Il freddo di Roma non è nulla rispetto al gelo che sentiamo per questa mercificazione della fede. Trenta milioni di pellegrini previsti per il 2025? Non per il desiderio di purificazione, ma per alimentare il business, per riempire le tasche dei mercanti!

Il vero spirito del Giubileo: il perdono dei debiti, la restituzione della terra. Ma questi messaggi sono soffocati da chi vuole solo mantenere lo status quo del potere e del denaro.

Questo Giubileo è un’offesa al vero spirito di rinnovamento cristiano. La Chiesa, che dovrebbe essere una guida verso la semplicità e la purezza, si fa complice di un mondo che vive nel lusso, nella pompa e nella superbia. Ogni pellegrino che varca quella porta non cerca forse più il perdono che l’emozione di un evento mediatico?

Oh, Roma, città che un tempo fu sede dei santi apostoli, oggi sei ridotta a mercato! Svegliatevi, fratelli e sorelle, smettete di adorare il vitello d’oro della mondanità e tornate a Cristo con cuore puro. Questo Giubileo deve essere un richiamo alla vera penitenza, non al commercio delle indulgenze!

Basta con questo business profano! Torniamo alla semplicità del Vangelo, alla povertà di Cristo, alla vera fede che non cerca il mondo, ma il Regno dei Cieli.