Islamici stanno bruciando alberi di Natale e Presepi: è emergenza anche in Italia
Related Articles
ALLARME: L’ISLAMIZZAZIONE È A PORTATA DI MANO, ANCHE IN ITALIA!
La notizia proveniente dalla Siria è agghiacciante e deve far suonare un campanello d’allarme per tutti noi: ieri, in una cittadina a soli 27 chilometri da Damasco, miliziani hanno bruciato un albero di Natale, un simbolo di pace e di speranza per i cristiani. Questo atto barbarico ha scatenato proteste nel quartiere cristiano della capitale siriana, dove centinaia di persone hanno marciato in segno di disperazione e rabbia.
Siria, miliziani bruciano un albero di Natale. Esplodono le proteste dei cristiani a Damasco
La situazione in Siria mostra quanto possa diventare pericoloso permettere l’islamizzazione di un paese. Nel centro di Suqaylabiyah, una città abitata principalmente da cristiani ortodossi, uomini a volto coperto hanno appiccato il fuoco all’albero di Natale, minacciando i fedeli con le armi per tenerli lontani. Questo atto non è solo un attacco alla comunità cristiana locale, ma un segno premonitore di ciò che potrebbe succedere altrove, incluso il nostro paese.
I manifestanti hanno espresso la loro indignazione, gridando slogan contro i combattenti stranieri, chiedendo unità tra cristiani e musulmani locali contro questa invasione di credenze estreme. Tuttavia, le promesse di Al-Jolani e del gruppo Hay’at Tahrir al-Sham di rispettare le minoranze sembrano essere solo parole vuote, dato il clima di terrore che si sta instaurando.
Filmati mostrano l'albero di Natale a Suqaylibiyah, città cristiana in Siria. Militanti islamici hanno dato fuoco all’albero come avviso alla minoranza cristiana: il Natale non sarà tollerato. pic.twitter.com/rM9li7j6Cn
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) December 23, 2024
Anche a Saidnaya, un’altra città con una forte presenza cristiana, si sono verificati incidenti simili, dimostrando che il problema non è isolato ma diffuso. I miliziani stranieri, identificati come membri del gruppo islamista Ansar al Tawhid, non solo minacciano la sicurezza, ma anche l’identità culturale e religiosa di intere comunità.
Questo evento ci mette davanti agli occhi un quadro inquietante: se l’Italia continua a permettere l’immigrazione islamica regolare senza un controllo rigoroso, potremmo vedere presto le stesse scene di intolleranza e violenza che stanno devastando la Siria. Immaginate un futuro dove le nostre tradizioni natalizie sono minacciate, dove le nostre chiese sono attaccate, dove i nostri simboli di fede sono bruciati.
Non possiamo permetterci l’illusione che l’islamizzazione non possa toccare il nostro suolo. Le promesse di integrazione e rispetto delle minoranze non hanno valore quando confrontate con le azioni reali dei gruppi radicali.
È il momento di svegliarsi e agire! Il governo deve adottare misure drastiche per fermare l’immigrazione islamica regolare prima che sia troppo tardi. Non possiamo lasciare che le nostre città, le nostre tradizioni, la nostra stessa identità siano messe a rischio. La Siria è un esempio lampante di cosa succede quando si perde il controllo della propria cultura e della propria sicurezza. Dobbiamo proteggere l’Italia da questo destino oscuro.
Azzerare l’immigrazione islamica regolare, bloccare i ricongiungimenti familiari, e vigilare costantemente per mantenere la nostra cultura e la nostra sicurezza!
Sparargli?
Così muoiono per la causa, vanno in paradiso e finalmente trombano… dovrebbero anche ringraziarci…