La sinistra filo-islam non condanna la decapitazione degli ‘islamofobi’

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By V dicembre 27, 2024 17:19

La sinistra filo-islam non condanna la decapitazione degli ‘islamofobi’

Il 20 dicembre, i due musulmani complici del terrorista che ha decapitato in Francia il professor Samuel Paty il 16 ottobre 2020 sono stati condannati a 16 anni di carcere. Durante la lettura della sentenza, la comunità islamica ha reagito con violenza, circondando e aggredendo verbalmente la sorella di Paty, accusandola di essere la causa della continua attenzione mediatica sul caso. Gli imputati hanno annunciato appello, sostenendo che il processo sia islamofobo e politico. Pierre Jacquel, ricercatore della Sorbona, ha giustificato l’atto terroristico definendo Paty un “islamofobo laico”. La sorella di Paty e l’associazione ‘Difesa dei servitori della Repubblica’ hanno denunciato queste affermazioni, sottolineando l’assurdità di giustificare un atto terroristico con l’islamofobia. Contemporaneamente, in Francia, la piazza dedicata a Samuel Paty è stata vandalizzata, e il partito France Insoumise ha proposto l’abrogazione del reato di “apologia di terrorismo”.

Questa situazione in Francia è un campanello d’allarme per tutta l’Europa, e l’Italia in particolare deve fare attenzione. L’islamizzazione non è solo un pericolo per la sicurezza, ma una minaccia esistenziale alla nostra identità culturale e sociale. Se continuiamo a permettere un ritmo di immigrazione islamica come quello attuale, l’Italia si troverà presto nella stessa condizione della Francia, con professori decapitati per accuse di ‘islamofobia’.

Non possiamo ignorare che l’Islam, come religione e come sistema politico, si pone in maniera incompatibile con i nostri valori di libertà di espressione, laicità e rispetto per la vita umana. La giustificazione di un atto barbarico come la decapitazione di un insegnante, accusandolo di islamofobia, mostra quanto profonda sia l’infiltrazione di idee estremiste.

L’Italia deve svegliarsi e capire che questo non è solo un problema di sicurezza; è un problema demografico e culturale. Se non agiamo, il nostro paese rischia di essere trasformato in una terra dove l’Islam radicale detta legge, dove la nostra cultura viene soppiantata, e dove le nostre tradizioni diventano obiettivi di odio e violenza. Tutto grazie ai depravati di sinistra.

La risposta non può essere solo l’aumento della sicurezza o la condanna di atti terroristici. Bisogna azzerare l’immigrazione islamica regolare. Ogni nuovo arrivo è un passo verso l’abisso in cui la Francia sta cadendo. Dobbiamo dire basta all’importazione di un’ideologia che non solo non vuole integrarsi ma mira a dominare.

È tempo di capire che non possiamo permetterci di essere il prossimo campo di battaglia per l’islamizzazione dell’Europa. Se continuiamo su questa strada, le decapitazioni per ‘islamofobia’ non saranno più un fatto francese, ma una realtà italiana. L’Italia deve agire ora per proteggere il nostro modo di vivere, la nostra libertà e la nostra identità nazionale.

La sinistra filo-islam non condanna la decapitazione degli ‘islamofobi’ ultima modifica: 2024-12-27T17:19:32+00:00 da V
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By V dicembre 27, 2024 17:19
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