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L’Allarme Immigrazione: L’Italia Verso la Sostituzione Etnica!

La situazione è drammatica, l’Italia sta subendo un attacco demografico senza precedenti. Se il tasso attuale di immigrazione continua, entro il 2050 gli italiani potrebbero diventare una minoranza nel proprio paese. È necessario un blocco totale dell’immigrazione islamica, compresa l’abrogazione dei ricongiungimenti familiari e la chiusura immediata dei porti. Siamo in guerra, una guerra demografica che sta distruggendo la nostra identità!

Il governo attuale non solo non ha bloccato l’immigrazione ma ha firmato decreti che permettono l’ingresso di centinaia di migliaia di nuovi lavoratori musulmani. Questo governo non sta lavorando attivamente contro la destrutturazione etnica dell’Italia, trasformandola in una colonia afro-islamica. Non si tratta più di accoglienza; né di immigrazione: è una vera e propria invasione.

Secondo le previsioni dell’Istituto Pew Research, se l’immigrazione continua ai livelli attuali, l’islamizzazione dell’Europa è inevitabile. Anche in uno scenario di “immigrazione zero”, la natalità tra i musulmani e la denatalità tra gli italiani porterebbero a un quasi raddoppio della popolazione islamica in Europa e in Italia. La terza guerra mondiale è demografica e la stiamo perdendo!

È urgente un piano di rimpatrio per gli immigrati islamici già presenti in Italia e in Europa. Non ci sono alternative: o agiamo ora o diventeremo ospiti nel nostro stesso paese. L’8% della popolazione può già imporre una visione islamica alla società, immaginiamo cosa potrebbe fare quando diventerà la maggioranza.

Gli effetti di questa colonizzazione sono già evidenti. A Milano, l’Istituto comprensivo Fabio Filzi nel quartiere Corvetto è diventato un simbolo di questa sostituzione etnica: le famiglie italiane fuggono, iscrivendo i propri figli altrove, mentre i genitori sudamericani denunciano che i loro figli parlano arabo a casa. Il preside stesso ammette che non riescono a formare classi con un numero adeguato di bambini italiani. Voi mandereste i vostri figli a scuola con quelli che bruciano un quartiere in nome dell’islam?

Ma l’impatto non si ferma qui. Le donne italiane sono sotto attacco, minacciate e violente nella loro stessa nazione. Un immigrato afro-islamico a Napoli ha minacciato una vigilessa di tagliarle la testa se non gli permetteva di fare ciò che voleva. La paura è tale che neanche una poliziotta può uscire di casa di sera, figuriamoci le altre donne. Questo non è “sessismo”, questa è una vera emergenza sociale, dove le donne sono trattate come bestie, minacciate di stupro e violenza fisica.

Napoli, come altre città europee, ha quartieri ormai persi, controllati da ronde della sharia e mafie straniere. La testimonianza di una vigilessa è agghiacciante: “Vorremmo semplicemente una vita normale, senza dover temere aggressioni o escrementi davanti ai nostri portoni”.

Dobbiamo riprenderci l’Italia. Costi quel che costi. È tempo di agire, di chiudere i porti, di fermare questa follia migratoria. Noi siamo i veri difensori dei diritti delle donne, non chi promuove una politica di accoglienza che porta solo degrado e pericolo. L’Italia non può diventare una terra straniera, non può perdere la sua anima. Basta con l’immigrazione che ci sta distruggendo; è tempo di lotta per la nostra sopravvivenza culturale e fisica.