Sbarcati 65mila e rimpatriati 5mila: serve un nuovo sceriffo al Viminale

L’Italia è sotto assedio da un’ondata migratoria: nel 2024, sono sbarcati 65.500 migranti irregolari, mettendo a dura prova la nostra capacità di gestione, la nostra sicurezza e l’integrità culturale del nostro paese. Mentre si registra un aumento del 16% nei rimpatri, con 5.389 stranieri riportati nei loro paesi, questo dato è un misero palliativo rispetto all’invasione che stiamo subendo. Per ogni individuo rimpatriato, restano molti altri che si stabiliscono illegalmente nel nostro territorio.

Questo incremento nei rimpatri, sebbene positivo, non è che una piccola vittoria in una guerra che stiamo perdendo. È chiaro che le attuali strategie sono insufficienti e che la nostra sovranità è minacciata.

Deponziamento della Magistratura: La Chiave per i Rimpatri Efficaci

La vera emergenza non è solo il numero degli sbarchi ma l’ostacolo che la magistratura pone al processo di rimpatrio. È inaccettabile che i giudici, con le loro interpretazioni delle leggi europee e nazionali, blocchino sistematicamente il ritorno degli irregolari ai loro paesi d’origine. Questo non è solo un problema di ordine pubblico ma una minaccia alla nostra democrazia e sovranità.

Chiediamo con forza il deponziamento della magistratura che si oppone ai rimpatri. I magistrati che impediscono l’applicazione delle politiche migratorie votate dai rappresentanti del popolo devono essere sostituiti da figure che comprendano l’urgenza e la necessità di agire:

Deponziamento dei giudici che bloccano i rimpatri: È imperativo che chi è eletto dal popolo abbia il potere di garantire l’applicazione delle leggi senza interferenze politiche o ideologiche.

Riforma del sistema giudiziario: Affinché le decisioni della magistratura non contrastino con la volontà democratica e la sicurezza nazionale.

Militarizzazione delle espulsioni: Con la magistratura allineata alle necessità del paese, le forze armate potrebbero intervenire con maggiore efficacia, velocizzando i rimpatri e rafforzando i controlli alle frontiere.

Il popolo italiano non può più accettare che una parte della magistratura agisca come una forza sovversiva contro la sicurezza nazionale. La nostra sovranità, la protezione dei nostri cittadini e la conservazione della nostra identità culturale sono in gioco. L’aumento del 16% nei rimpatri dimostra che c’è la capacità di fare di più, ma solo con un cambiamento radicale nel sistema giudiziario possiamo sperare di invertire questa crisi. È tempo che l’Italia riprenda il controllo del suo destino, e questo inizia con il deponziamento di chi, dal banco dei giudici, impedisce il rimpatrio dei clandestini.

Sbarcati 65mila e rimpatriati 5mila: serve un nuovo sceriffo al Viminale ultima modifica: 2024-12-28T20:46:43+00:00 da V