Finestre vietate in quartieri islamici per nascondere le donne agli infedeli

Difficile non vedere un parallelo inquietante tra l’ossessione dei talebani in Afghanistan e alcune realtà che già stiamo vivendo in Italia con l’immigrazione islamica regolare di massa. Se permettiamo che i musulmani diventino abbastanza numerosi, potremmo assistere a una trasformazione della nostra società simile a quella imposta dai talebani, che praticano una politica di apartheid contro le donne.

Non potranno più essere costruite finestre che si affacciano su cortili, cucine, fontane o altri luoghi frequentati abitualmente dalle donne.

In Afghanistan, dopo aver bandito le immagini e perfino le voci delle donne dagli spazi pubblici, i talebani hanno ora elevato la loro ossessione a regola urbanistica. Un decreto del leader Hibatullah Akhundzada impone nuovi criteri costruttivi per evitare che le donne siano viste in luoghi comuni come cortili, cucine o fontane. Il motivo? Secondo un portavoce del governo, “vederle al lavoro in cucina, nei cortili, o mentre prendono acqua alla fontana, può avere come conseguenza il compimento di atti osceni”. Chi non si adegua a queste nuove regole non può costruire, e per gli edifici già esistenti è previsto l’oscuramento delle finestre con muretti o mattoni.

Dal loro ritorno al potere nel 2021, i talebani hanno gradualmente stretto la morsa sul mondo femminile, passando dalla rassicurazione internazionale a un controllo sempre più oppressivo. L’ultimo rapporto dell’ONU parla di una “cancellazione” delle donne dalla vita sociale afghana, un orrore quotidiano che non può essere ignorato.

In Italia, vediamo già segni preoccupanti di questa segregazione femminile islamica. Abbiamo assistito a donne confinate in “recinti” durante eventi religiosi, segregazioni nei centri di preghiera, e altre pratiche che limitano la libertà delle donne. Queste non sono solo pratiche isolate ma rappresentano un assaggio di come potrebbe diventare la nostra società se non interveniamo.

Se l’Italia permette un’immigrazione islamica regolare di massa, rischiamo di vedere emergere, in un futuro non troppo lontano, le stesse dinamiche oppressive. Le donne italiane potrebbero trovarsi a vivere in un paese dove le loro libertà vengono limitate, dove la loro visibilità e autonomia sono controllate e ridotte, proprio come avviene oggi in Afghanistan.

È un campanello d’allarme che dobbiamo ascoltare ora. Serve una politica migratoria che azzeri l’immigrazione islamica regolare.

Altrimenti, l’Italia potrebbe trovarsi a fronteggiare un futuro dove le donne sono “cancellate” dalla società, proprio come denunciato in Afghanistan.

Finestre vietate in quartieri islamici per nascondere le donne agli infedeli ultima modifica: 2024-12-30T17:38:58+00:00 da V