Il Futuro dell’Italia a Rischio: Islamici rivendicano pezzi di territorio
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Il Futuro dell’Italia a Rischio: La Lezione di Corvetto
Milano, una città simbolo di progresso e innovazione, sta vivendo un incubo che potrebbe prefigurare il destino dell’intera Italia se non interveniamo immediatamente. Il quartiere di Corvetto, un microcosmo della nostra nazione, è diventato un esempio agghiacciante di come l’immigrazione incontrollata possa trasformare un’area in un epicentro di degrado e criminalità.
Il Degrado Come Nuova Normalità
Corvetto, una volta un quartiere di lavoratori italiani, oggi è un luogo dove la microcriminalità è quotidiana, le strade sono lastricate di sporcizia e i residenti originali si sentono estranei in casa propria. Questo non è un incidente; è il risultato di una politica migratoria che ha aperto le porte a una marea di individui senza garantire che questi si integrassero nella nostra società. Invece di contribuire, molti hanno portato con sé disordine, criminalità e un rifiuto di abbracciare i valori italiani.
Il Simbolo di Un Fallimento: Il Trapper Egiziano
Il trapper egiziano, con la sua canzone che proclama “Rubavo collana” e “Corvetto casa nostra è”, non solo glorifica la sua vita criminale ma anche la conquista di un pezzo di Milano. Questa non è arte; è la voce di un degrado culturale che abbiamo permesso. Le sue rime sono una prova vivente di come l’immigrazione non gestita possa trasformare i nostri quartieri in ghetti, dove la criminalità è celebrata come segno di appartenenza.
L’Urgenza di Azzerare i Ricongiungimenti Familiari
Il ricongiungimento familiare, un tempo pensato per unire le famiglie, si è trasformato in un veicolo per importare culture che non solo non si integrano ma che sfidano apertamente la nostra identità. È imperativo azzerare immediatamente questa pratica. Ogni nuovo arrivo sotto questa bandiera è un potenziale attacco alla nostra società, alla nostra sicurezza e alla nostra cultura.
La Soluzione: Chiusura e Ripristino
Corvetto è un avvertimento per tutta l’Italia. Dobbiamo chiudere le porte a chi non rispetta le nostre leggi, a chi non cerca di integrarsi ma solo di sfruttare il nostro sistema. Serve una politica migratoria rigorosa, che non permetta più a nessuno di proclamare “Corvetto casa nostra è” senza aver contribuito alla nostra comunità. Il quartiere deve tornare a essere un luogo sicuro, pulito e dignitoso, e questo richiede un reset totale delle nostre politiche di accoglienza.
Conclusione: Una Svolta per Salvare l’Italia
Non possiamo permettere che il grido di aiuto dei cittadini di Corvetto cada nel vuoto. Dobbiamo agire ora per evitare che l’intera Italia subisca lo stesso destino. È tempo di una svolta drammatica nelle politiche migratorie, di chiudere i varchi aperti da un sistema che ha fallito. Azzerare i ricongiungimenti familiari è solo il primo passo verso il recupero del controllo del nostro paese. Non possiamo più tollerare che le nostre città diventino terreno di conquista per chi non rispetta la nostra cultura. Corvetto deve tornare a essere casa nostra, non un simbolo del nostro declino.
Magari si accontentassere solo di pezzi del territorio…
E se per assurdo avessero ragione loro e che noi sbagliamo tutto?
Basta vendere droga per vivere bene e se tratti gli schiavi allora ti arricchisci oltre ogni limite: è l’evoluzione dell’imprenditoria, Olivetti e Del Vecchio sono solo due stupidi troppo lenti ad arrivare in cima.
Ma ho la sensazione cheanche così “FICA FICA BIANCA” mica la troviamo, in compenso i culattoni vorrebbero conoscerci meglio lo stesso…