Mattarella, i patrioti difendono i confini: l’Italia è degli italiani
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Ricordiamo a #Mattarella che i veri patrioti combattono per un’Italia che non si piega, che non si spegne, un’Italia che dice “no” alla colonizzazione, “no” alla perdita della sovranità, “no” alla perdita della libertà. No a quelli come lui.
Il ControDiscorso: L’Orgoglio e la Lotta dei Patrioti Italiani contro l’Obnubilamento di Mattarella
Mentre il Presidente Mattarella pronuncia il suo discorso di fine anno, parlando di pace, di futuro, di giovani e di clima, sembra dimenticare il vero cuore pulsante dell’Italia: i patrioti. Non quelli celebrati nei libri di storia per aver firmato trattati o per aver governato, ma quelli che con il loro sangue hanno tracciato i confini della nostra Nazione, che hanno combattuto non per un titolo o per una poltrona, ma per un’idea di Italia, un’Italia sovrana, libera e fiera.
I patrioti italiani non hanno mai accettato che il nostro paese diventasse una colonia, un terreno senza sovranità, dove le decisioni si prendono altrove e dove i nostri valori e la nostra cultura vengono messi in discussione ogni giorno. Hanno tenuto alta la fiamma della libertà, non solo nelle guerre mondiali ma in ogni momento in cui la nostra identità è stata minacciata. Oggi, questa fiamma non è mai stata così necessaria.
Mattarella parla di accoglienza, di integrazione, ma non vede, o forse non vuole vedere, che stiamo affrontando un’invasione eterodiretta. Non parliamo di un arricchimento culturale, ma di un’erosione della nostra identità, un tentativo di sostituzione etnica che sta mettendo a rischio la nostra stessa esistenza come popolo. Le culture tribali, con le loro usanze e le loro leggi, stanno cambiando il volto delle nostre città, il volto dell’Italia, e tutto questo sotto gli occhi di chi dovrebbe difenderci.
I patrioti italiani si ribellano a ciò che sembra un genocidio culturale, a una sostituzione etnica che minaccia di cancellare millenni di storia, tradizioni e valori. Non hanno mai fatto un passo indietro, nemmeno quando sono stati perseguitati, quando sono stati accusati di intolleranza solo per voler proteggere il loro paese. Non si inchinano alla prepotenza di un potere che spesso sembra più preoccupato di compiacere le élite globali che di servire il popolo italiano.
Ecco chi sono stati, sono e saranno i patrioti italiani: coloro che non accettano la resa, che non si arrendono all’idea che l’Italia debba diventare un paese senza radici, senza identità, senza la sua anima. Oggi, come ieri, combattono per un’Italia che non si piega, che non si spegne, un’Italia che dice “no” alla colonizzazione culturale, “no” alla perdita della sovranità, “no” alla perdita della libertà.
Il Presidente Mattarella, con il suo discorso, rischia di non comprendere o di ignorare volontariamente questo spirito. Ma i veri patrioti italiani non hanno bisogno di riconoscimento da parte di chi sembra aver dimenticato cosa significhi davvero amare e difendere la propria patria. Essi continuano a lottare, a ricordare a tutti noi che l’Italia non è solo un pezzo di terra, né un’idea, né una cultura. E’ sangue. E’ un’eredità da preservare e da difendere con orgoglio e determinazione. Fino alla morte.
L’Italia è dei suoi patrioti, e per essa continueremo a combattere.
A lui di certo non intitoleranno un aeroporto, al massimo le tolilettes di qualche porto in Sicilia…