Rimini, da giorni l’egiziano minacciava di uccidere italiani
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L’immigrazione fuori controllo e la giustizia italiana che si piega al buonismo hanno portato a un’altra tragedia, questa volta evitata da un carabiniere.
Un egiziano, che da giorni terrorizzava i cittadini di Villa Verucchio, nel Riminese, ha deciso di trasformare la strada in un campo di battaglia. Con un coltello in mano, ha ferito quattro persone innocenti: un giovane di 18 anni che cercava solo di comprare delle sigarette, una coppia di anziani e una ragazza. Questo bastardo senza motivo ha seminato panico e terrore.
Quando i carabinieri sono intervenuti per fermare questo pazzo criminale, la situazione è degenerata. Un militare, un vero eroe, si è trovato costretto a estrarre la pistola e a sparare, mettendo fine alla follia di questo individuo. Questo è successo ieri sera, verso le 22:30, e grazie al coraggio di questo carabiniere, la minaccia è stata eliminata.
Ma ora, come sempre, la giustizia italiana, manovrata dalle toghe rosse, rischia di trasformare l’eroe in colpevole. Speriamo che non ci sia un’inchiesta contro il carabiniere che ha fatto solo il suo dovere, difendendo la nostra comunità da un assassino. Questo egiziano, che già nei giorni precedenti aveva minacciato i passanti nella stessa zona, ha dimostrato che l’immigrazione incontrollata porta solo violenza e insicurezza.
La presenza di una struttura sanitaria per persone con problemi mentali nelle vicinanze solleva dubbi su chi si permette di lasciare liberi dei pericoli ambulanti invece di rimandarli a casa propria: ah, già, secondo le fottute toghe l’Egitto “non è un paese sicuro”. Per i bagnanti, forse. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in pericolo di vita, ma la domanda resta: fino a quando dovremo sopportare questa follia? Fino a quando le nostre strade saranno invase da criminali importati da politiche migratorie scellerate e da una giustizia che sembra più interessata a proteggere gli aggressori che le vittime?
“… Un poveretto che festeggiava il capodanno giocando innocentemente col suo coltello quando sono arrivati i fassisti che lo hanno ucciso… ”
Mi cito da solo per ribadire il concetto prima che arrivi il solito buonista a tentare di capovolgere la verità…
OT: l’ufficio immigrazione di Genova è stato spostato nella famosa caserma di Bolzaneto, divenuta nota per i fatti del G8, che stranamente risulta riattata da una certa società americana che puzza di cia a tutto spiano.
Il dato è interessante perchè col nuovo millennio era stato chiuso la storica sede del consolato americano di piazza Portello dove la cia aveva piazzato la sua antenna italiana: non a Milano, non a Roma ma a Genova proprio per via del suo porto dove qualunque informazione aveva il suo prezzo di vendita.
Negli anni ’80 lavoravo proprio lì dietro il consolato e, facendoci caso, era tutto un via vai di barbe finte americane, sovietiche, italiane e quant’altro servisse agli ultimi sussulti della Guerra Fredda… cos’è, adesso ricominciano usando i baluba?