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Milano Sotto Occupazione Islamica: Serve un Intervento Drastico

Non solo piazza Duomo

Come ormai da tradizione, immigrati e seconde generazioni hanno messo a ferro e fuoco il quartiere San Siro a #Capodanno: roghi di cassonetti e botti lanciati contro le Forze dell’ordine.

Ormai, come a Corvetto, sono diventati i padroni del quartiere. pic.twitter.com/ptsiBOAGQO

— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 2, 2025

Milano, la nostra Milano, è sotto attacco, e non si tratta di un attacco isolato ma di un’occupazione de facto. Non solo Piazza Duomo è stata teatro di violenza e disordine durante la notte di Capodanno; i quartieri periferici, come San Siro e Corvetto, sono ormai diventati territori dove la legge italiana è solo un concetto astratto, dominati da immigrati e seconde generazioni che hanno dichiarato guerra alla nostra cultura e alla nostra sicurezza.

La tradizione di Capodanno a Milano si è trasformata in un incubo ricorrente. San Siro, ridotto a un campo di battaglia, ha visto roghi di cassonetti e botti lanciati contro le Forze dell’ordine, che hanno tentato invano di mantenere l’ordine. Questo non è più un problema di ordine pubblico; è un’invasione culturale e territoriale. Gli immigrati, insieme alle loro discendenze, hanno assunto il controllo, trasformando questi quartieri in enclave dove gli italiani sono estranei, dove la nostra bandiera non viene rispettata e dove la violenza è l’unico linguaggio conosciuto.

Corvetto, come San Siro, è ormai nelle mani di chi non vuole integrarsi ma dominare, di chi non rispetta l’Italia e i suoi valori. Questi non sono più episodi isolati; sono segni di una colonizzazione interna che minaccia l’identità stessa della nostra città. Milano non è più Milano; è una città frammentata, dove quartieri interi sono diventati no-go zone per gli italiani stessi.

La situazione è insostenibile. La nostra risposta non può più essere quella della tolleranza e dell’accoglienza indiscriminata. Non possiamo più permetterci di ignorare questa realtà: Milano è in pericolo di perdere la sua anima, la sua identità, e la sua sicurezza. La soluzione non risiede in ulteriori programmi di integrazione o in politiche di dialogo; la salvezza di Milano, e dell’Italia intera, richiede misure drastiche.

È tempo di riconoscere che l’unica via per salvare la nostra città è attraverso rastrellamenti ed espulsioni di massa. Dobbiamo riprendere il controllo delle nostre strade, delle nostre piazze, dei nostri quartieri. L’immigrazione islamica regolare in tutta Italia deve essere azzerata. Non possiamo continuare a importare problemi che minano la nostra società e la nostra sicurezza.

Milano non può essere salvata con mezzi ordinari, con le solite scuse e giustificazioni. Dobbiamo agire con la forza della legge, con la volontà politica di proteggere la nostra nazione. Le nostre istituzioni devono smettere di essere complici di questa invasione e iniziare a difendere i cittadini italiani. Ogni giorno di ritardo è un giorno in cui perdiamo un pezzo di Milano, un pezzo di Italia. È tempo di agire, prima che sia troppo tardi.