Egiziano invocava Allah mentre cercava di sgozzare il carabiniere eroe
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Toghe Rosse, Immigrazione Selvaggia e Stato Italiano: Un Triangolo di Inettitudine
L’egiziano Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, 23 anni, è stato abbattuto con cinque spari dal carabiniere Luciano Masini a Villa Verucchio, Rimini, dopo aver seminato terrore la notte di Capodanno accoltellando quattro persone. I colpi, uno alla spalla destra e gli altri al torace e alla testa, sono stati sparati dopo che il giovane aveva tentato di aggredire anche il militare. L’autopsia, condotta all’Ospedale Infermi di Rimini, conferma l’uso di 12 colpi in totale, con i primi due a terra come avvertimento, segno che il carabiniere aveva cercato di evitare il peggio.
Ma cosa fa lo Stato italiano? Invece di lodare un eroe, il maresciallo Masini viene indagato per eccesso colposo di legittima difesa. E chi sono i responsabili di questa farsa? Le toghe rosse, quelle che con le loro sentenze creative e ideologiche, mettono in discussione la sicurezza dei cittadini italiani. Queste toghe, che sembrano più preoccupate di accogliere criminali che di proteggere chi lavora per mantenere l’ordine, hanno il coraggio di mettere sotto inchiesta un uomo che ha agito per difendere la comunità.
Il giovane egiziano, che urlava frasi legate alla fede islamica, è stato un prodotto dell’immigrazione senza controllo che l’Italia ha abbracciato, un’orda di individui senza rispetto per la nostra cultura, le nostre leggi, la nostra sicurezza. E cosa emerge dalle indagini? Che non ci sono legami con ambienti radicalizzati, come se questo dovesse tranquillizzarci. Il problema non è solo il radicalismo, ma la impossibilità di integrazione, l’immigrazione che diventa sinonimo di crimine e paura: se ognuno di loro può agire da solo, significa che ogni musulmano può essere un potenziale terrorista. Può sgozzarvi per strada.
E mentre il comando generale dell’Arma cerca di mantenere un profilo basso, senza collegare questo gesto alla più ampia questione dell’immigrazione, i cittadini di Villa Verucchio, con la loro iniziativa su GoFundMe, dimostrano più senso civico dello Stato stesso. Questi cittadini, che devono difendersi da soli perché lo Stato non lo fa, raccolgono fondi per Masini, un uomo che ha fatto il suo dovere, ma che ora deve affrontare un sistema giudiziario che sembra volerlo punire per aver protetto la comunità.
L’avvocato Borghesi offre il suo supporto, un atto di giustizia in un mare di ingiustizia. Ma dove sono le toghe rosse ora? A inventarsi scuse per non espellere chi dovrebbe essere espulso? A rilasciare permessi di soggiorno basati su fantasie climatiche o ideologiche? È tempo che queste toghe, che fanno politica con la giustizia, siano messe sotto accusa per il danno procurato all’Italia.
E infine, lo Stato italiano, che con la sua inerzia ha permesso tutto questo. Un paese che non sa più proteggere i suoi cittadini, che lascia i suoi servitori in uniforme a combattere non solo i criminali, ma anche la burocrazia e l’ideologia delle toghe che li dovrebbero supportare.
È una vergogna nazionale, un sistema marcio che protegge i criminali e punisce chi cerca di fare il proprio dovere. Basta con l’immigrazione senza regole, basta con le toghe ideologiche, basta con uno Stato che ha dimenticato il suo popolo.
https://youtu.be/ubgJe5TqSFk