Egiziano stava per sgozzare carabiniere in nome di Allah a Rimini
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Questa è la follia dell’immigrazione incontrollata in Italia! Un egiziano di 23 anni, Muhammad Sitta, irregolare che ha ottenuto un permesso di soggiorno con la protezione internazionale, ha seminato il terrore a Villa Verucchio, Rimini. Con un coltello da cucina, è arrivato a soli 80 cm dal volto del maresciallo Luciano Masini, un carabiniere con 35 anni di esperienza, un istruttore di tiro che conosce perfettamente le procedure.
E cosa fa il nostro Stato? Invece di proteggere chi rischia la vita per difenderci, i magistrati hanno il coraggio di indagare il carabiniere che ha dovuto sparare per salvare sé stesso e la comunità! Masini ha seguito il protocollo alla lettera, ha sparato colpi di avvertimento al suolo, ha cercato di evitare il peggio, ma l’egiziano non si è fermato, incurante delle procedure di sicurezza, avanzando come un forsennato verso il militare.
Il video parla chiaro: se Masini non avesse agito, oggi staremmo piangendo la morte di un servitore dello Stato. E invece, che succede? Gli inquirenti indagano sul carabiniere per eccesso di difesa, mettendo a rischio chi ci difende dai criminali! Questo è il risultato di una politica d’immigrazione debole e di una magistratura che non capisce la realtà delle minacce che affrontiamo ogni giorno.
Sitta, con il suo Corano in tasca e i suoi psicofarmaci, era parte di un progetto di integrazione che evidentemente non ha funzionato. Perché non lo hanno espulso prima? Perché diamo permessi a chi poi ci aggredisce? E perché i magistrati, invece di ringraziare e sostenere chi mette a rischio la propria vita, lo mettono sotto accusa?
Questa situazione è un affronto a tutti noi, un’umiliazione per chi combatte ogni giorno per la nostra sicurezza. È ora di dire basta a questa immigrazione senza controllo e a questi magistrati che sembrano più interessati a proteggere i diritti dei criminali stranieri che la sicurezza dei cittadini italiani
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