Poliziotta italiana piangeva mentre i musulmani violentavano in Piazza Duomo: “Sono impotente”
Related Articles
Il Terrore di Piazza Duomo: Ragazze Violentate da Orde Islamiche a Capodanno
Milano, la città simbolo della cultura italiana, della moda e del design, si è trasformata in un campo di battaglia barbarica durante la notte di Capodanno. In Piazza Duomo, quello che doveva essere un momento di gioia e celebrazione si è trasformato in un incubo per molte giovani donne, vittime di violenze sessuali brutali e indiscriminate ad opera di gruppi di uomini di origine islamica.
Le testimonianze sono scioccanti, raccontano di giovani donne circondate, molestate e abusate sessualmente da branchi di stranieri che hanno invaso le strade con le loro bandiere, trasformando un evento festivo in una scena di guerra. I resoconti parlano di una violenza organizzata, con uomini che si passano le vittime come fossero trofei, senza alcun rispetto per la dignità umana o per il luogo sacro in cui si trovavano.
Una delle vittime ha parlato alla stampa: “Ero lì per festeggiare l’inizio del nuovo anno, ma ho vissuto i minuti più terrificanti della mia vita. Mi hanno accerchiata, toccata ovunque, strappato i vestiti. Sembrava di essere in un film dell’orrore, non in una piazza di una città europea.”
Un’altra testimonianza ha rivelato che una poliziotta, disperata fino alle lacrime, ha ammesso la sua impotenza di fronte a questo orrore: “Una poliziotta ha pianto davanti a noi dicendo che era impotente di fronte a questa situazione!”, lamenta una delle vittime. Questo è il grido di una forza dell’ordine che si trova disarmata di fronte a un’ondata di barbarie che sembra non avere fine.
Queste aggressioni non possono essere liquidate come atti isolati; rappresentano un sintomo di una malattia più profonda che sta infettando l’Europa. La mancanza di integrazione, il disprezzo per le nostre leggi e costumi, la violenza come mezzo di affermazione culturale, tutto questo si è manifestato in modo crudo e inequivocabile.
È tempo che l’Italia, e tutta l’Europa, smetta di guardare dall’altra parte. Le politiche di immigrazione che permettono l’ingresso di individui che non rispettano i valori del nostro continente devono essere riviste. Bisogna proteggere le nostre donne, le nostre strade, il nostro modo di vivere. Non possiamo permettere che Piazza Duomo, cuore pulsante di Milano, diventi un luogo di terrore e violenza.
Le parole delle vittime e delle forze dell’ordine sono un appello disperato: non possiamo più tollerare questa invasione. È essenziale un cambiamento radicale nelle politiche di accoglienza, una reazione forte e decisa contro chi minaccia la nostra sicurezza e il nostro stile di vita. Milano, e con essa tutta l’Italia, merita di festeggiare, non di vivere nel terrore.
La nostra risposta non può essere il silenzio o la compiacenza; deve essere azione, protezione, giustizia. Le nostre strade devono tornare a essere luoghi di gioia, non di paura.
Quando finirà il tempo delle lacrime comincerà quello della vendetta: i baluba temano la collera dei mansueti perchè essa non ha limiti e se poi i mansueti avessero per le mani dei bei semiautomatici Benelli calibro 12 ricordiamoci che Dio combatte sempre dalla parte dell’artiglieria pesante…
Fuori tutti I musulmani dall’Italia subito.
Quelli nati qui,ritiro della cittadinanza .
Carcere duro per I sinistronzi che li fiancheggiano(41bis)
Come si fa ad essere protetti da una che sta per essere stuprata e ha una pistola che non ha ancora capito che non le serve per masturbarsi all’occorrenza ma che serve per sparare agli stupratori
Altri soldi pubblici dati a capocchia
Se usa la pistola passa i guai e deve pure risarcirli…
La cosa pazzesca é che 2 anni fa era successa la stessa cosa (ci sono già le condanne)