La comunità islamica difende il terrorista di Rimini: “Voleva essere rimpatriato”

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By V gennaio 5, 2025 14:35

La comunità islamica difende il terrorista di Rimini: “Voleva essere rimpatriato”

Secondo il rappresentante della comunità egiziana di Milano, l’obiettivo di Sitta era sgozzare italiani per essere fianalmente arrestato e rimpatriato.

Muhammad Sitta, un immigrato egiziano arrivato irregolarmente in Italia nel 2022, ha seminato il terrore a Villa Verucchio la notte del 31 dicembre, accoltellando 4 persone a caso. Questo delinquente, che ha sfruttato la nostra ospitalità e il nostro sistema di protezione internazionale, è stato fermato solo grazie all’intervento del comandante della stazione dei carabinieri, il maresciallo Masini. Ha dovuto sparare 12 colpi, di cui 7 di avvertimento a terra, per difendersi da Sitta che si era avvicinato a soli 80 cm da lui, rifiutando di fermarsi nonostante gli ordini.

Il tutto mentre questo criminale recitava preghiere islamiche, dimostrando che l’islamizzazione è una minaccia reale. Aveva con sé un Corano e una collana di preghiera, simboli di un’ideologia che, per alcuni, giustifica tali atti violenti. Gli amici e il rappresentante della comunità egiziana di Milano, Aly Harhash, sostengono che fosse malato mentalmente, ma questa è solo una scusa per giustificare un’azione che non ha nulla a che fare con la malattia e tutto con la volontà di seminare caos in un Paese che lo ha accolto.

È vergognoso come lo Stato italiano continui a spendere soldi dei contribuenti per ospitare e sovvenzionare individui che poi dimostrano disprezzo per la nostra sicurezza e le nostre leggi, offrendo loro alloggi gratuiti e sussidi. Sitta, ospitato in un appartamento di una cooperativa, riceveva un sussidio mensile e partecipava a corsi di integrazione, ma ha scelto di ripagarci con violenza.

Harhash racconta che Sitta aveva problemi mentali, che voleva tornare in Egitto, e che forse cercava di combinare guai per essere rimpatriato. Ma questa è una storia piena di buchi: se davvero voleva solo essere arrestato per essere rispedito a casa, perché non si è arreso subito? Perché ha cercato di colpire anche il carabiniere? La verità è che non possiamo permetterci di accogliere persone che abusano della nostra ospitalità e mettono a rischio la nostra sicurezza. Questo caso dimostra ancora una volta come l’immigrazione incontrollata possa trasformarsi in un pericolo per la società italiana.






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Secondo il rappresentante della comunità egiziana di Milano, l’obiettivo di Sitta era compiere un reato per essere arrestato e rimpatriato, ma davanti ai carabinieri non si è arreso.


La comunità islamica difende il terrorista di Rimini: “Voleva essere rimpatriato” ultima modifica: 2025-01-05T14:35:09+00:00 da V
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By V gennaio 5, 2025 14:35
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell gennaio 5, 17:38

    Se spari a terra verso qualcuno lui sentirà il botto della cartuccia e il fischio del proiettile che rimbalza e serve a spaventare chiunque, mettendolo in fuga perchè “ti stanno sparando addosso” e anche un baluba lo capisce.

    Se quello è rimasto lì a contare ben 7 proiettili, compreso quello a meno di un metro di distanza, VA ABBATTUTO perchè pensa di essere invincibile mentre invece sta giocando alla morra cinese con una pessima mano, coltello contro pistola, e va fermato perchè è pericoloso per tutti: non si discute con uno che brandisce una lama, gli tiri delle sedie se sei un civile per strada, gli spari se sei uno sbirro.

    Voleva farsi arrestare per essere rimpatriato, dice il mullah che conosceva le sue vere intenzioni?

    Ecco che emerge la balubità in tutto il suo splendore multi-kulti: bastava andare a chiedere in caserma e vedi se non lo accontentavano di corsa, prima che cambiasse idea…

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  2. Steobaldo gennaio 5, 22:46

    ..ma penso proprio che sarà rimpatriato…adesso…con un cappottino d’abete

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