Musk chiede liberazione attivista anti-Islam Tommy Robinson: prigioniero politico a Londra
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Elon Musk continua la sua crociata contro la Gran Bretagna, denunciando con veemenza il fallimento del governo e l’insabbiamento degli stupri sui minori da parte di bande di migranti. Ha accusato direttamente il premier Keir Starmer di essere un complice nel facilitare questi crimini orribili, puntando il dito sulla sua gestione del Crown Prosecution Service, dove si suppone abbia insabbiato casi di abusi sessuali perpetrati da “grooming gangs” composte da criminali di origine asiatica nel nord dell’Inghilterra.
Musk ha recentemente chiesto il rilascio dell’attivista anti-Islam Tommy Robinson, un uomo che ha il coraggio di opporsi all’islamizzazione e all’immigrazione sfrenata. Robinson è stato incarcerato per aver detto la verità su un rifugiato siriano, dimostrando come il sistema giudiziario britannico si pieghi alla corretezza politica piuttosto che alla giustizia. Musk ha mostrato apertamente il suo sostegno a Robinson, condividendo decine di tweet che lo lodano, mentre Nigel Farage, pur mantenendo le distanze, continua a guidare Reform UK, un partito che cerca di riportare il senso comune nel paese. La connessione con Donald Trump, di cui Musk è diventato consigliere, dimostra che c’è un’alternativa al declino morale e culturale che il Regno Unito sta vivendo sotto la guida del Labour di Starmer e prima dei Conservatori.
Starmer accusato di ‘facilitare’ stupri su minori
Musk ha bombardato i social con oltre 60 post, accusando Starmer di essere più preoccupato della censura sui social che della protezione dei bambini. In uno dei suoi attacchi più duri, ha condiviso un meme che descrive il premier come un ipocrita che ignora gli stupri per controllare le opinioni online. Musk non ha risparmiato critiche all’establishment politico e giudiziario, evidenziando come abbiano volutamente ignorato o coperto abusi sessuali su minori, come nel caso di Rochdale, dove ragazzine sono state sistematicamente violentate da predatori pakistani, e il governo ha preferito non agire per paura di essere accusato di razzismo.
Ha attaccato duramente Jess Phillips, affermando che dovrebbe essere in prigione per il suo rifiuto di sostenere un’indagine nazionale sui crimini passati. Musk non è solo in questa battaglia; anche Kemi Badenoch ha sottolineato la necessità di un’indagine che metta finalmente in luce la verità. Musk ha lanciato un appello per nuove elezioni, dicendo che “solo la riforma può salvare la Gran Bretagna” da questa vergogna nazionale.
Musk è un faro di verità in un mare di ipocrisia, mettendo in luce come i governi facilitino l’immigrazione indiscriminata che porta a queste atrocità. È tempo che il Regno Unito risponda delle sue azioni e che i responsabili di queste coperture vengano portati alla giustizia.
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