Violentate in Piazza Duomo, Procura apre inchiesta tardiva
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Un’Inchiesta Patetica e Tardiva
Domani, la Procura di Milano, con la sua solita lentezza burocratica, aprirà un’inchiesta sulle aggressioni e violenze sessuali che una studentessa di Liegi avrebbe subito durante la notte di Capodanno in piazza Duomo, insieme a cinque suoi amici. Questa mossa tardiva della magistratura italiana, guidata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, è solo una reazione a notizie di stampa, senza ancora alcun indagato, in attesa che la vittima si faccia avanti con una denuncia.
E chissà quante altre vittime ci sono che non hanno denunciato perché ‘consigliate’ di non farlo:
Capodanno a Milano: “Poliziotti ci hanno detto di non denunciare i violentatori”
La Polizia di Stato, incaricata delle indagini, ha iniziato a raccogliere le immagini delle telecamere di sorveglianza, ma la vera questione è: perché ci vuole così tanto? E soprattutto, perché le autorità italiane sembrano più preoccupate di proteggere i loro immigrati violenti che le vittime? Si parla di poliziotti che avrebbero consigliato alle vittime di non denunciare, un comportamento che puzza di complicità e di paura di affrontare la realtà dell’immigrazione islamica nel nostro paese.
Un’Indignazione Senza Fine
È chiaro che l’Italia è a un bivio morale e legale, dove le vittime di violenza sessuale vengono scoraggiate dal denunciare i loro aggressori solo perché questi sono immigrati. Questo non è solo un fallimento della giustizia, ma un tradimento delle nostre donne e della sicurezza dei nostri cittadini. Quando i magistrati e la polizia preferiscono coprire gli stupratori islamici piuttosto che proteggere le vittime, siamo di fronte a una crisi nazionale.
È ora di dire basta a questa politica di immigrazione fallimentare che mette a rischio la nostra comunità e a una magistratura che sembra più interessata a preservare l’immagine del multiculturalismo che a garantire giustizia.
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