Capodanno, in piazza Duomo un esercito di 25mila islamici

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By V gennaio 7, 2025 17:17

Capodanno, in piazza Duomo un esercito di 25mila islamici

La notte di Capodanno a Milano si è trasformata in un incubo per molte donne, vittime di violenze sessuali di gruppo in Piazza Duomo. Mentre la città si preparava a celebrare l’arrivo del nuovo anno, un’ombra sinistra è calata su questa piazza storica, rivelando non solo un fallimento del dispositivo di sicurezza, ma anche una critica feroce agli immigrati di seconda generazione e a chi li difende.

Il questore, in una dichiarazione che sfida ogni logica e sensibilità, ha affermato che la piazza «è stata gestita nel migliore dei modi». Con un cinismo che lascia sconcertati, ha sottolineato la presenza di un “grossissimo dispositivo di sicurezza” con oltre 800 persone a gestire una folla di 25mila individui, di cui la gran parte stranieri. Ma questa affermazione non poteva essere più lontana dalla realtà vissuta dalle vittime.

Le testimonianze raccolte da chi ha subito queste atrocità parlano di un quadro completamente diverso. Le vittime hanno denunciato che i poliziotti presenti sul posto avrebbero sconsigliato loro di procedere con le denunce. Questo atteggiamento non solo è inaccettabile ma denota un fallimento totale della sicurezza promessa. Ma la scena più straziante è stata quella di una poliziotta italiana, che, impotente di fronte alla violenza che stava accadendo, ha pianto, ammettendo la sua incapacità di intervenire: “Sono impotente”.

Qui, non possiamo ignorare il ruolo degli immigrati di seconda generazione, in particolare quelli di origine musulmana, coinvolti in questi atti criminosi. Si tratta di affrontare una realtà scomoda che spesso viene nascosta sotto il tappeto del politically correct. Questi giovani, nati o cresciuti in Italia hanno scelto di abbracciare comportamenti che non solo disonorano la loro comunità ma mettono a rischio la sicurezza di tutti.

Il dibattito sulla sicurezza e l’integrazione non può essere ridotto a slogan o a una facile retorica di accoglienza. Quando il dispositivo di sicurezza fallisce in modo così evidente, quando i tutori dell’ordine si trovano a piangere disperati davanti a crimini che non riescono a fermare, è evidente che qualcosa è andato terribilmente storto. Non possiamo permetterci di ignorare il fatto che molti di questi giovani, nonostante abbiano accesso all’educazione, alle opportunità e alla cultura italiana, scelgono la strada della violenza e del crimine.

E sarà sempre così. L’unica soluzione è rimandarli a casa e non farne venire altri.

Capodanno, in piazza Duomo un esercito di 25mila islamici ultima modifica: 2025-01-07T17:17:00+00:00 da V
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