La svolta di Zuckerberg segnala un riallineamento globale
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Mark Zuckerberg, il magnate dei social media che ha costruito un impero sulla manipolazione e la censura, ora si trova con le spalle al muro, costretto a fare marcia indietro dalla schiacciante vittoria di Trump e dalla pressione esercitata da Elon Musk con la sua politica di libera espressione su X. Questo non è solo un cambiamento di rotta per Zuckerberg; è un risveglio tardivo, un segno di debolezza e opportunismo, che dimostra quanto il suo impegno per la censura fosse sempre stato dettato da tornaconto personale piuttosto che da principi etici. Il fatto che ora debba rivedere le sue politiche di moderazione e di fact-checking rivela una resa, un’ammissione implicita che la sua visione di controllo delle informazioni era sbagliata e dannosa.
Questo cambiamento è ben più di una semplice manovra aziendale; segnala un riallineamento culturale globale di proporzioni immense. È la fine di un’era di censura benevola sotto la maschera del politicamente corretto, un’epoca in cui le piattaforme di Zuckerberg hanno cercato di plasmare il pensiero pubblico, soffocando voci dissenzienti e promuovendo un’agenda ideologica. La sua ritirata è un campanello d’allarme per tutti coloro che hanno creduto nella narrazione unificata e filtrata dei social media. Ora, con Trump di nuovo al potere e Musk che spinge per un discorso libero, si apre una nuova fase dove la libertà di parola potrebbe finalmente prevalere sulle manipolazioni algoritmiche e sui controlli ideologici. La sconfitta di Zuckerberg in questa arena non è solo una vittoria per la libertà di espressione ma un segnale che il mondo sta cambiando, che la gente non accetta più di essere imboccata con una versione della realtà controllata e manipolata.
Alla svolta di zuckerino ci crederò quando le sue migliaia di dipendenti clandestini avranno un contratto di lavoro comprensivo di una paga onesta, assistenza sanitaria e ferie pagate come avviene per tutti quelli che fanno un lavoro regolare, negli States e altrove nel mondo.
Certo, così a zuckerino aumenteranno le spese e mica non poco ma resterà sempre una felpetta multimiliardaria in valuta forte, non patirà la fame se non quando si metterà a dieta stretta…