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Paternò sotto Assedio dall’Islamizzazione: Un Attacco alla Tradizione Cristiana

L’Italia assediata dall’invasione islamica: un’emergenza nazionale

L’evento che ha scosso Paternò, in Sicilia, è solo la punta dell’iceberg di un’invasione islamica che sta minacciando di cancellare la nostra identità culturale e religiosa. Durante una processione sacra del primo gennaio, giovani musulmani hanno mostrato il loro vero volto: non di integrazione, ma di sfida e disprezzo verso la nostra tradizione cristiana. Questo non è più un segnale di allarme; è una dichiarazione di guerra culturale.

Secondo quanto riportato dalla trasmissione “Mattino Cinque News”, un gruppo di ragazzi di religione islamica ha fischiato e insultato i partecipanti della processione che celebrava Gesù Bambino, trasformando un momento di fede in un campo di battaglia ideologica. Questo atto di oltraggio non è solo un segno di mancanza di rispetto ma un attacco deliberato alla nostra fede, una provocazione che mostra l’intenzione di islamizzare il nostro Paese.

Il tentativo del parroco di ristabilire l’ordine è stato inutile, poiché appena voltate le spalle, questi giovani hanno continuato a deridere e insultare. Questo comportamento non è isolato; è il frutto di una comunità che non ha alcun interesse a integrarsi ma piuttosto a dominare, a imporre le proprie leggi e costumi.

L’Italia, culla della cristianità occidentale, sta diventando terra di conquista. Con le loro attività commerciali, le loro moschee, e ora perfino beneficiando della nostra generosità attraverso mense per i bisognosi, l’Islam sta piantando radici profonde nel nostro suolo. Ma a che prezzo? La nostra ospitalità è stata vista come un’opportunità per avanzare, non per assimilarsi.

Questo episodio a Paternò è un avvertimento: l’Islam non è qui per coesistere ma per sostituirsi. Se oggi possiamo assistere a giovani musulmani che sfidano le nostre processioni, domani potremmo vedere le nostre chiese trasformate in moschee, le nostre leggi sostituite dalla sharia. L’invasione islamica non è solo un flusso di persone; è una strategia di conquista culturale e demografica.

È urgente, anzi, imperativo, che l’Italia agisca in modo drastico. Dobbiamo fermare l’immigrazione islamica, chiudere le porte a questa invasione che minaccia di cancellare millenni di storia e tradizione cristiana. Non possiamo permettere che la nostra tolleranza si traduca in resa. Se oggi osano sfidarci apertamente, cosa faranno quando avranno il numero dalla loro parte?

L’Italia deve svegliarsi da questo torpore suicida. Dobbiamo proteggere la nostra civiltà, la nostra fede, la nostra identità. È in gioco il nostro stesso futuro. L’islamizzazione non è più una minaccia futura; è qui, ora, e sta assediando le nostre città, i nostri cuori, la nostra anima. Basta con la falsa inclusione che conduce solo alla nostra sottomissione.