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Carabinieri che devono sentirsi fare la morale da Ilaria Cucchi e dal padre del piccolo delinquente Ramy.

La Sinistra Vuole Perseguitare i Carabinieri e Ostacolare la Lotta ai Criminali Stranieri: Il Caso Ramy

In un momento in cui la sicurezza dei nostri cittadini dovrebbe essere la priorità assoluta, assistiamo invece a un vergognoso tentativo da parte della sinistra di criminalizzare le nostre forze dell’ordine. Il caso che sta scatenando polemiche infuocate è quello di Ramy Elgami, un giovane criminale africano morto durante un inseguimento nel quartiere Corvetto di Milano.

Vergognose le frasi da sinistra contro i #Carabinieri: solidarietà a uomini e donne in divisa che quotidianamente sono insultati da una sinistra che sta sempre dalla parte sbagliata! #ramy #milano #corvetto pic.twitter.com/SJgQ4kNWmP

— Silvia Sardone (@SardoneSilvia) January 9, 2025

La Procura di Milano, in un atto che sembra più politico che giuridico, sta valutando l’ipotesi di contestare l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale ai carabinieri coinvolti nell’incidente. Questo dopo aver attentamente valutato un video dell’inseguimento, che si è protratto per ben otto chilometri, con l’intento evidente di sollevare un polverone mediatico e politico contro i servitori dello Stato.

Non possiamo ignorare come questa decisione della procura sembri parte di una strategia ben orchestrata dalla sinistra per sminuire il lavoro delle forze dell’ordine in Italia. I carabinieri, che rischiano la loro vita ogni giorno per proteggere la comunità, vengono ora dipinti come i cattivi della storia, mentre i responsabili della fuga, due giovani stranieri su uno scooter, vengono quasi giustificati.

Il video in questione mostra un inseguimento complesso e rischioso, ma non c’è dubbio che i carabinieri stavano facendo il loro dovere, cercando di fermare individui che non rispettavano l’autorità e mettevano in pericolo la cittadinanza. Invece di riconoscere il loro impegno, la sinistra preferisce aprire un processo mediatico, mettendo in discussione l’operato di chi dovrebbe essere celebrato per il suo coraggio.

Ramy Elgami, un altro esempio di come gli immigrati portano solo violenza a Milano

Ramy Elgami, un diciannovenne egiziano, è morto in un incidente durante un inseguimento con i carabinieri a Milano. Questo parassita, insieme al suo amico, ha ignorato un posto di blocco, scatenando una caccia per le strade della città. La sua morte è solo la punta dell’iceberg di come questi immigrati, senza rispetto per le leggi, causano caos e tragedie.

Il video dell’inseguimento mostra chiaramente che Ramy e il suo complice, invece di fermarsi come farebbe chiunque con un minimo di rispetto per la legge, hanno preferito fuggire, dimostrando la loro natura criminale. E ora, dopo che ha perso la vita, i suoi amici e la sua famiglia pretendono giustizia, come se fosse colpa di chi tenta di mantenere l’ordine pubblico.

Le proteste violente che sono seguite alla sua morte, con incendi e vandalismi nel quartiere Corvetto, non fanno altro che confermare che questi immigrati portano con sé solo distruzione e disordine. La comunità dovrebbe essere grata che uno come Ramy non possa più causare problemi, ma invece si lamentano e si ribellano.

È ora di smetterla di giustificare queste azioni e di iniziare a proteggere i cittadini onesti di Milano da questi immigrati che credono di poter fare ciò che vogliono senza conseguenze. La morte di Ramy Elgami dovrebbe essere un monito per tutti gli altri che pensano di poter sfidare la legge: a Milano, o rispetti le regole o ne paghi le conseguenze.