Da Milano a Milanistan: la capitale dei ‘Maranza’

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By V gennaio 10, 2025 19:57

Da Milano a Milanistan: la capitale dei ‘Maranza’

Chi scrive ha l’amaro privilegio di essere stato tra i primi a denunciare la vergogna degli stupri di massa in Gran Bretagna, perpetrati su bambine e ragazzine bianche, povere, da bande di stranieri, per lo più pakistani. Un silenzio vomitevole ha coperto questi crimini per anni. Un silenzio vomitevole ha coperto questi crimini per anni, un segno evidente della decadenza di una civiltà che Oswald Spengler avrebbe riconosciuto come sepolta sotto il peso della sua stessa negazione culturale.

L’eccidio di tre bambine a Southport da parte di un africano con probabili legami islamisti ha solo portato a una reazione repressiva contro i cittadini britannici in protesta, con arresti che includono persino un undicenne. Il primo ministro Starmer ha puntato il dito contro i manifestanti, non contro i mostri che hanno commesso atti abominevoli. Questo ha riportato alla luce una delle storie più sconvolgenti di sottomissione, paura, violenza e uso politico del potere.

Per anni, bande di pakistani e asiatici – quasi tutti cittadini britannici – hanno violentato e a volte ucciso un numero incalcolabile di bambine e ragazzine bianche senza che nulla fosse fatto per fermarli. Le amministrazioni locali, controllate dai laburisti, avevano paura di essere accusate di razzismo o di perdere il voto delle loro clientele immigrate. La magistratura e i governi conservatori hanno taciuto o ignorato le denunce, bollate come “naziste” o di estrema destra, in un cortocircuito morale che ha reso possibile un orribile scandalo ora rilanciato dagli attacchi di Elon Musk al governo britannico.

Contemporaneamente, a Milano, durante i festeggiamenti di fine anno, si sono consumate violenze e molestie sessuali su donne e ragazze. Questi sono veri e propri stupri etnici, dove violenza, sottomissione e odio per la nostra gente si intrecciano con il disprezzo per la legge e per le donne. Parliamo di una civiltà che si estingue nel modo più vergognoso, incapace di difendere le proprie figlie, mentre si parla di femminicidio solo quando i reati sono commessi da europei, tacendo e giustificando quando gli autori sono stranieri. Il comportamento di alcuni settori del femminismo e del progressismo è disgustoso, ma la viltà è diffusa in tutta la nostra società morente.

Ciò che stiamo vedendo è il risultato di un’immigrazione facilitata e voluta dai poteri forti, che pensano che uomini e popoli siano intercambiabili, ignorando le differenze civili, etiche e spirituali.

Le oligarchie occidentali ci trattano come pedine di un gioco criminale. Parliamo di remigrazione, ma come si può gestire, tanto meno cacciare, masse così grandi? E chi cacciamo, quando abbiamo confuso cittadinanza con nazionalità? Serve prima una rivoluzione.

A Milano, vediamo la rapida estinzione demografica degli italiani sostituiti dai Ramy, con tre funerali per ogni battesimo nel 2024. Siamo moralmente disarmati, invecchiati, impauriti, sterili per scelta, vivendo sul Titanic tra oblio e discussioni futili. Qui, il problema sembra essere il fumo all’aperto, non il degrado generale di quella che era la capitale morale d’Italia.

In Inghilterra, come in Francia, il processo di decomposizione è più avanzato. Domani sarà peggio, inutile nascondere la verità. L’indifferenza e l’incapacità di reagire sono segni che la malattia è ormai irreversibile. Spengler ci avrebbe visto la fine della volontà culturale, la perdita della forma e della coerenza che definisce una civiltà. Quindi, anche scriverne, è il sintomo che la malattia irreversibile non è. Almeno in Italia.

Le istituzioni sono diventate nemiche: chi reagisce, finisce sotto indagine al posto dei criminali.

Il caso inglese è orrendo, una spia terribile di un futuro imminente. È colpa nostra: chi si fa pecora, il lupo se la mangia. Nel magma britannico troviamo violenza, pedofilia, perversione sessuale, omertà, riduzione delle vittime a oggetti, la follia del multiculturalismo, paura e l’interesse di bande politiche non meno colpevoli delle “maranze” immigrate.

Già nel 2003, la deputata laburista Ann Cryer denunciò abusi sessuali a Rotherham, ignorata e accusata di razzismo. Il giornalista Andrew Norfolk del Times ha scoperto la verità, ma ha parlato solo dopo anni di silenzio per timore di favorire l’estrema destra.

Un rapporto ufficiale ha rivelato che almeno 1400 minori, quasi tutte bianche e di modesta estrazione sociale, hanno subito abusi sessuali per oltre dieci anni. Bambine di undici anni sono state vittime di stupri di gruppo, minacce di morte, e alcune sono state costrette ad aborti forzati dopo gravidanze indesiderate.

Il documento ufficiale descrive una situazione raggelante: funzionari che sapevano ma tacevano per paura di essere etichettati come razzisti, giornalisti e politici che hanno preferito il silenzio per mantenere la pace sociale. Nel 2020, un alto funzionario di polizia ha ammesso che gli abusi erano stati ignorati per decenni per paura di tensioni razziali.

“Rule Britannia, Domina Britannia,” cantano, ma qui le onde non sono di vittoria ma di vergogna. La riluttanza a intervenire è stata generale, con il laburista Keir Starmer, ex capo della Procura della Corona, tra i responsabili di questo fallimento.

Le storie si sono diffuse lentamente, i dettagli sono raccapriccianti e non vengono ancora rivelati per intero. Una quattordicenne costretta a sposare il suo aggressore, una sedicenne uccisa con la madre e la sorella da un incendio doloso, gravidanze forzate e aborti. Le autorità hanno sempre guardato dall’altra parte.

Quando finalmente un’indagine indipendente è stata pubblicata nel 2022, si è scoperto che alcune aree delle città erano descritte come “zone vietate” dalla polizia, con accuse di corruzione e favoritismi verso membri della comunità pakistana.

Nel Regno Unito, preoccupati di non apparire razzisti, hanno ignorato le accuse, lasciando che le vittime, bambine e adolescenti, fossero abbandonate al loro destino per mantenere il quieto vivere. Benvenuti a Londonistan, regno di Babilonia, e a Milano, colonia emergente.

Questo articolo è una spaventosa testimonianza di come l’immigrazione non controllata stia distruggendo le nostre società, trasformando i nostri paesi in campi di battaglia dove le nostre figlie, le nostre sorelle, diventano prede. In Gran Bretagna, la vergogna degli stupri di massa da parte di bande di pakistani è stata coperta da un silenzio complice e colpevole per anni, e adesso il mostro si sta rivelando anche in Italia, a Milano.

Non possiamo più ignorare la realtà: l’immigrazione islamica e da paesi a noi estranei culturalmente porta con sé violenza, sottomissione, e odio verso le nostre donne e la nostra cultura. Le autorità, guidate dalla paura di essere etichettate come razziste, hanno preferito sacrificare la sicurezza e il benessere dei nostri giovani piuttosto che affrontare e risolvere questo cancro sociale.

Il nostro sistema politico e giudiziario è compromesso, più preoccupato di mantenere la pace tra comunità che di proteggere i più vulnerabili. Guardando all’Inghilterra, vediamo il futuro che ci attende se non agiamo con determinazione: una società frammentata, dove la giustizia è cieca non per equità ma per paura, dove le vittime sono lasciate sole mentre i carnefici prosperano.

Milano, la nostra città, rischia di diventare un altro avamposto di questa decadenza. I fatti di capodanno sono solo l’inizio se non fermiamo subito l’emorragia dell’immigrazione non integrabile. Dobbiamo alzare la voce, dobbiamo pretendere politiche di immigrazione che proteggano la nostra identità, la nostra sicurezza, il nostro futuro.

È tempo di risvegliarsi da questa follia del politicamente corretto che ci sta portando alla rovina. Le nostre istituzioni devono decidere se stare dalla parte delle vittime o continuare a proteggere i colpevoli per un malinteso senso di tolleranza. Abbiamo il dovere morale di difendere le nostre figlie, di preservare la nostra civiltà. Se non lo facciamo noi, chi lo farà?

Da Milano a Milanistan: la capitale dei ‘Maranza’ ultima modifica: 2025-01-10T19:57:35+00:00 da V
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By V gennaio 10, 2025 19:57
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell gennaio 10, 20:58

    Finirà in un bagno di sangue ma se qualcuno qui non alza il culo il sangue non ce lo metteranno certo loro.

    Sarà dura ma non possono vincere i baluba perchè sono stupidi, se fossero intelligenti non sarebbero lì a fare i baluba, è semplice…

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