Italia ostaggio dell’esercito islamico dei ‘Maranza’

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By V gennaio 10, 2025 22:59

Italia ostaggio dell’esercito islamico dei ‘Maranza’

Da Milano a Milanistan: La Capitale dei ‘Maranza’ e il Flagello dell’Immigrazione Islamica

L’Italia si sta trasformando. Milano è diventata un simbolo di questa rovina con il crescente fenomeno dell’immigrazione islamica regolare di massa.

Chi scrive ha il doloroso privilegio di aver denunciato per primo la vergogna degli stupri di massa in Gran Bretagna, perpetrati da bande di stranieri, principalmente pakistani, su bambine e ragazzine bianche e povere. Un silenzio vomitevole ha circondato quei crimini, e oggi, in Italia, vediamo la stessa storia ripetersi con una violenza ancora più spaventosa.

La notte di Capodanno a Milano ha mostrato il vero volto di questo disastro. La pratica del “taharrush gamea”, importata dal mondo islamico, ha visto giovani donne, tra cui una studentessa belga di 20 anni, essere brutalmente aggredite e trascinate via da un fiume di immigrati nordafricani. “Ero atterrita, non riuscivo ad uscire”, ha detto, descrivendo il suo inferno personale. Questo non è un incidente isolato ma un sintomo del cancro che sta invadendo il nostro paese.

La Procura di Milano, ora alle prese con almeno altri cinque casi simili, conferma che queste non sono solo aggressioni; sono atti di guerra culturale. La “taharrush gamea” è una vergogna che rappresenta l’incapacità di integrazione di una cultura che disprezza la nostra, che vede le nostre donne come prede.

Il 100% degli stupratori coinvolti nelle violenze di Capodanno sono immigrati, una situazione che rispecchia quella di Berlino. Con il 40% degli arrestati stranieri e il 60% naturalizzati o di seconda generazione, è chiaro che il problema non è solo l’immigrazione illegale, ma anche e soprattutto quella regolare. Milano non è più solo Milano; sta diventando “Milanistan”, un’avamposto di una cultura che non vuole integrarsi ma dominare. Perché l’islam non può integrarsi: significa ‘sottomissione’. La nostra.

Le grida di “Italia sei una donna” durante gli atti di violenza davanti al Duomo sono un insulto diretto alla nostra nazione, una dichiarazione di guerra contro le nostre donne, contro la nostra civiltà. Questa è l’affermazione di una civiltà barbara che si ritiene maschia che vuole sottomettere, anche sessualmente, una civiltà decadente che ritiene femminile. E’ l’avvertimento che le nostre strade sono ormai governate da una legge che non rispettiamo, né riconosciamo: la legge del più forte.

I migranti islamici di seconda generazione non solo giustificano queste violenze ma le rivendicano come la nuova normalità dell’Italia “multiculturale”. Le parole “Se uscite di casa vi stupriamo”, proferite dagli ospiti di Del Debbio, non sono solo minacce: sono promesse mantenute in una notte che doveva essere di festa e speranza.

Se non fermiamo subito questo flusso di immigrazione islamica regolare, se non azzeriamo completamente l’accoglienza di chi non ha intenzione di adattarsi ai nostri valori, alle nostre leggi, alla nostra umanità, allora il futuro che ci aspetta è uno di paura, di caos, di violenza. Dobbiamo risvegliarci da questo incubo, proteggere il nostro paese, le nostre donne, il nostro modo di vivere. Milano non deve diventare un altro avamposto della barbarie; deve tornare a essere un simbolo della civiltà italiana. L’Italia non può permettersi di diventare una nuova colonia dell’islam. Punto.

Italia ostaggio dell’esercito islamico dei ‘Maranza’ ultima modifica: 2025-01-10T22:59:48+00:00 da V
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