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Taharrush Gamea: Quanto ancora dovremo sopportare questo schifo importato dal mondo islamico? Fino a quando non azzereremo l’immigrazione musulmana regolare.

L'immigrazione islamica regolare è diventata la nostra rovina. Non possiamo continuare a fingere che l'integrazione sia possibile. Se vogliamo salvare il futuro, unica soluzione è azzerare l'immigrazione islamica regolare. Punto. Non ci sono compromessi. pic.twitter.com/ANKbk9cYBb

— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) January 10, 2025

La notte di Capodanno a Milano si è trasformata in un inferno, un’indegnità senza precedenti per una città che dovrebbe rappresentare il cuore pulsante della cultura e della civiltà europea. Siamo stati testimoni di un atto vile, conosciuto come “taharrush gamea”, dove una ragazza bionda è stata brutalmente trascinata via da un gruppo di immigrati islamici furiosi in piazza Duomo. Questo non è solo un atto di violenza, è un attacco diretto al nostro modo di vivere, alla nostra sicurezza, alla nostra dignità.

Chiunque fosse lì, chiunque abbia partecipato a questa barbarie, dovrebbe essere immediatamente arrestato ed espulso dal paese. Parliamo di immigrati regolari, che con la loro presenza legale sembrano ottenere una sorta di immunità per commettere atti che sono in netto contrasto con i nostri valori e le nostre leggi.

L’immigrazione islamica regolare è diventata la nostra rovina. Non possiamo continuare a fingere che l’integrazione sia possibile quando ciò che vediamo è solo disgregazione sociale, violenza e odio. Se vogliamo salvare il futuro, se desideriamo che nel Capodanno del 2050 non ci siano centomila invece di venticinquemila in Piazza Duomo a commettere violenze, dobbiamo agire ora. L’unica soluzione è azzerare l’immigrazione islamica regolare. Punto. Non ci sono compromessi.

Non possiamo permettere che il nostro paese diventi un campo di battaglia per culture che non hanno intenzione di adattarsi o rispettare i nostri diritti fondamentali. Le nostre donne non devono vivere con la paura di essere aggredite per le strade delle nostre città. Le nostre piazze non devono trasformarsi in arene dove si pratica la barbarie.

Questa non è una questione di razzismo o xenofobia; è una questione di sopravvivenza culturale e sicurezza nazionale. Dobbiamo proteggere la nostra identità, i nostri valori, la nostra civiltà. L’immigrazione islamica regolare, con il suo bagaglio di violenza sistematica, sta minando tutto questo. È tempo di dire basta, di prendere misure drastiche, di chiudere le porte a chi non ha intenzione di diventare parte della nostra società, ma piuttosto vuole distruggerla.

L’Italia non può diventare una terra di nessuno dove chiunque può importare la propria legge della giungla. Se non agiamo ora, se non mettiamo un freno a questa invasione culturale, il futuro che ci aspetta è oscuro, dove la nostra cultura sarà solo un ricordo e le nostre strade saranno governate dal caos e dalla violenza. È il momento di prendere una posizione forte: zero tolleranza per chi ci mette in pericolo, per chi offende la nostra civiltà.