Due Italie Incompatibili: Patrioti vs. Difensori dei Criminali Stranieri
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Due Italie Incompatibili: Patrioti vs. Difensori dei Criminali
L’Italia si trova oggi divisa da una frattura profonda, ideologica e morale. Da un lato, c’è una maggioranza che si erge a difesa della patria, dell’ordine e della sicurezza, composta da patrioti che onorano le forze dell’ordine e il sacrificio di chi protegge i cittadini. Dall’altro, una minoranza rumorosa e violenta che trova il suo scopo nel difendere i criminali e nel manifestare in loro memoria, attaccando direttamente l’Italia e i suoi simboli.
La Guerriglia di Roma
La capitale è stata teatro di una scena vergognosa, dove scontri e bombe carta contro la polizia hanno lasciato 8 agenti feriti. Tutto questo nel nome di Ramy, un caso che ha innescato una guerriglia urbana con il lancio di bombe carta e fumogeni contro le camionette della polizia, danneggiando anche un blindato. La presenza di Zerocalcare, figura simbolo della sinistra radicale, ha solo esacerbato questa situazione, portando a una carica ordinata dal questore per ripristinare l’ordine. Questa non è protesta, è guerra contro lo Stato.
L’Aggressione a Busto
A Busto, la situazione non è stata meno grave. Quaranta stranieri, in un atto di sfida aperta, hanno aggredito la polizia con insulti e minacce di morte, “Dovete morire”. Questo non è solo un attacco alla sicurezza, ma un affronto diretto al nostro paese, dimostrando come una minoranza, sobillata da un’ideologia che rifiuta l’integrazione e la legge, voglia imporre la propria violenza sulle nostre strade.
Le Violenze di Capodanno
Le violenze di Capodanno, con le nuove scoperte di una studentessa riconosciuta in immagini di sorveglianza, circondata da decine di islamici, e l’ulteriore aumento dei casi di aggressione con altre quattro ragazze vittime, mostrano un’ignobile realtà. Questa minoranza non si limita a difendere i criminali ma partecipa attivamente a crimini contro la nostra società, contro le nostre donne.
Eroe o Criminale
Nel contrasto tra queste due Italie, emerge la figura del carabiniere di Rimini, premiato con un encomio solenne per aver eliminato un aggressore islamico durante Capodanno. Questa azione, lodata da Meloni come “un esempio”, rappresenta la Italia che vuole vivere in sicurezza, che sostiene chi rischia la vita per proteggere i cittadini. È una netta contrapposizione a chi, invece, trova giustificazioni per atti criminali.
L’Incompatibilità
Queste due Italie sono incompatibili. Una cerca di costruire, l’altra di distruggere. Se l’Italia vuole essere un paese sicuro, dove la giustizia prevale e la legge è rispettata, deve prendere una decisione chiara: schiacciare questa minoranza che, con le sue azioni, non solo minaccia la sicurezza pubblica ma anche la nostra identità nazionale. Non si tratta di una semplice divisione politica, ma di una lotta tra chi vuole un futuro di ordine e chi abbraccia il caos e la violenza. Tra chi vuole un’Italia italiana e chi vuole prostituirla all’invasore islamico.
Il tempo delle mezze misure è finito. Per il bene della nazione, la maggioranza patriottica deve prendere in mano il destino dell’Italia, proteggendo ciò che rappresenta il bene comune contro chi, in nome di un malinteso concetto di giustizia o integrazione, minaccia le fondamenta stesse del nostro vivere civile.
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