La sinistra si unisce agli islamici per stuprare l’Italia
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Scontri con i manifestanti, la carica di contenimento degli agenti. Rovesciati cassonetti. Una manifestazione organizzata anche a Milano.
Ramy e l’inseguimento mortale, “il video incastra i carabinieri” dicono i media sobillando i rivoltosi islamici: ipotesi omicidio volontario, rilanciano le toghe rosse. Ecco chi arma le manifestazioni dei violenti islamici e rossi.
La situazione nelle nostre città è degenerata in una guerriglia urbana, dove la morte di Ramy Elgaml è stata sfruttata per scatenare il caos. A Roma, durante una manifestazione per “giustizia” per Ramy, gli scontri con i manifestanti sono stati violenti, con cassonetti rovesciati e lanci di bombe carta e fumogeni contro le forze dell’ordine. La carica di contenimento degli agenti è stata necessaria per proteggere la cittadinanza dal vandalismo e dall’aggressione.
A Milano, un’altra manifestazione ha portato in piazza centinaia di teppisti islamici e rossi, con slogan e bandiere palestinesi, che hanno accusato lo Stato di razzismo e omicidio. Ma il vero problema è come i media, con il loro sensazionalismo, abbiano alimentato questa violenza. Parlando di “video che incastra i carabinieri”, hanno dato il via libera a queste orde di teppisti islamici e rossi per attaccare le nostre città, fomentando l’idea di un omicidio volontario senza considerare che i carabinieri stavano semplicemente facendo il loro dovere.
Caso Ramy, procura Milano valuta omicidio volontario per carabinieri che hanno fatto il loro dovere armando le mani dei violenti che poi assaltano le nostre città
La Procura di Milano, sfruttando il clima di odio creato dai media, sta valutando l’ipotesi di omicidio volontario contro i carabinieri coinvolti nell’inseguimento, trasformando un incidente tragico in un’arma nelle mani dei violenti. Questa non è giustizia, è solo un modo per giustificare la guerriglia nelle nostre strade, armati dai cattivi maestri che manipolano la verità per i loro scopi politici.
Caso Ramy, Ilaria Cucchi, cattivo maestro: “Accertamento verità spetta a magistratura non a governo”
Ilaria Cucchi, con la sua retorica, aggiunge benzina al fuoco, sostenendo che l’accertamento della verità spetti solo alla magistratura, ignorando come le sue parole, insieme a quelle di altri agitatori, siano state usate per scatenare queste rivolte. La sua difesa della magistratura, mentre i media sobillano, è solo un altro modo per sostenere un sistema che permette a questi attacchi contro l’ordine pubblico.
Morte Ramy, al Tg3 immagini e audio inediti dell’incidente che sobillano i teppisti islamici e rossi
La diffusione di immagini e audio inediti da parte del Tg3 non ha fatto altro che armare ulteriormente i teppisti islamici e rossi, offrendo loro una scusa per continuare la loro crociata contro la nostra società, contro le forze dell’ordine e contro l’Italia stessa. Questo non è giornalismo, è istigazione alla violenza, un tentativo di destabilizzare il nostro paese sotto il velo della “giustizia” e della “verità”.
In questo contesto, vediamo come la sinistra radicale e gli islamici si siano uniti per combattere contro lo Stato, usando ogni mezzo per creare disordine e per imporre la loro visione distorta della giustizia. Dobbiamo reagire con fermezza contro questa alleanza pericolosa che minaccia la sicurezza e l’ordine delle nostre città.
La sinistra si unisce agli islamici per stuprare l’Italia
La sinistra, attraverso i suoi rappresentanti politici, i media complici e i movimenti di protesta, ha trovato un alleato inaspettato negli estremisti islamici. Questo matrimonio di convenienza, basato su un odio comune verso i valori tradizionali e l’ordine costituito, sta portando avanti un’agenda che vuol vedere l’Italia trasformata, sottomessa a visioni ideologiche che sono estranee alla nostra cultura e al nostro modo di vivere. Mentre i leader di sinistra sfruttano la retorica dell’inclusione e dei diritti, in realtà stanno aprendo le porte a pratiche e ideologie che minano la nostra sicurezza, la nostra identità e la nostra sovranità. Con ogni manifestazione violenta, ogni attacco alle forze dell’ordine, ogni distorsione mediatica, vediamo come questa alleanza stia lentamente ma inesorabilmente cercando di “stuprare” l’Italia, cambiando il volto delle nostre città e alterando il tessuto sociale con metodi che sono tutto fuorché pacifici o inclusivi.
Non manifestano contro gli stupri di gruppo di Piazza Duomo. Manifestano contro gli italiani a favore di un delinquente morto durante la fuga.
La sinistra radicale non vuole capire che se lo prenderà nel culo dagli islamici anche se si convertiranno perchè si rifiutano di accettare l’idea degli italiani partiti per arruolarsi nell’isis e ritrovati cadaveri perchè faceva comodo alla causa, preferiscono illudersi con fantasie rassicuranti.
Avrei una storia da raccontare ma non è il momento, scusate.