Immigrati marciano sulla città: “Milano è zona nostra” – VIDEO
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ALLARME! Milano Sotto Assedio: La Sinistra ha Tradito la Città!
Milano è oggi sotto assedio da parte di bande di immigrati che, con l’aiuto della sinistra, hanno preso possesso delle nostre strade. Dopo avere stuprato le ragazze in Piazza Duomo, ora rivendicano le violenze. La dichiarazione “Dalle periferie al centro non staremo in silenzio. Milano è la nostra zona” non è solo una minaccia, è la prova evidente di un’occupazione straniera nel cuore della nostra nazione. La sinistra, con le sue politiche di accoglienza indiscriminata e buonismo esasperato, ha letteralmente regalato Milano agli immigrati. Ora, queste aree urbane, da San Siro a Quarto Oggiaro, da Corvetto a Lambrate, sono diventate territori dove la legge italiana e il senso di comunità sono stati sostituiti da una cultura parallela, spesso ostile e violenta.
"Dalle periferie al centro non staremo in silenzio. Milano è la nostra zona" non è solo una minaccia, è la prova evidente di un'occupazione straniera nel cuore della nostra nazione. pic.twitter.com/rS5BMcMyp9
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) January 12, 2025
Le periferie di Milano sono ormai zone dove i cittadini italiani vivono sotto la costante minaccia di bande giovanili, spesso di origine nordafricana o dell’est Europa, che si sentono al di sopra della legge. Rapine, aggressioni, e spaccio sono diventati la norma, con la polizia che trova sempre più difficile intervenire senza scatenare scontri. Ma non si può più parlare solo di periferie. Il centro di Milano, con le sue piazze e vie storiche, è ora un campo di battaglia. Manifestazioni violente e scontri con le forze dell’ordine sono diventati episodi quotidiani. La frase “Milano è la nostra zona” non è più un semplice slogan, ma una dichiarazione di dominio. La nostra cultura, la nostra lingua, le nostre tradizioni sono sotto attacco. Le scuole vedono classi piene di studenti che non parlano italiano, i negozi tradizionali sono sostituiti da attività gestite da stranieri, e i luoghi di ritrovo sono diventati punti di aggregazione per chi non si sente parte dell’Italia.
La sicurezza dei cittadini è stata compromessa. Le donne non possono più camminare sole di sera, gli anziani sono terrorizzati di uscire dalle loro case, e ogni giorno si legge di nuovi casi di violenza e criminalità. Le attività commerciali, una volta fiore all’occhiello di Milano, sono in crisi. La concorrenza sleale, l’abusivismo e il commercio illegale hanno messo in ginocchio i negozianti italiani. L’integrazione è un concetto che la sinistra ha usato come scusa per importare problemi piuttosto che soluzioni. Il risultato? Una società divisa, dove le comunità vivono fianco a fianco senza mai integrarsi veramente.
È tempo di svegliarsi, Milano non può più essere lasciata in questo stato di abbandono. Dobbiamo rivedere le politiche di accoglienza, fermare le politiche che hanno trasformato la nostra città in una colonia. Rafforzare la sicurezza, dotare le forze dell’ordine degli strumenti necessari per riprendere il controllo delle strade. Proteggere la nostra identità, promuovere e proteggere la nostra cultura, la nostra lingua, il nostro modo di vivere. Milano è nostra, non possiamo permettere che la sinistra continui a tradire la città, regalando il nostro patrimonio a chi non rispetta né ama la nostra nazione. È ora di alzare la voce, di non stare in silenzio, per riprenderci ciò che è nostro.
Vediamo quanto tempo impiegheranno “i nostri” ad impostare l’operazione “Vespri siciliani 2.0” per ritornare a controllare il territorio di milano, come si fece in sicilia trent’anni fa.
Naturalmente l’operazione militare dovrà essere inclusiva, dovrà essere finanziata col PRRRR!, dovrrà essere munita di nuove uniformi appositamente disegnate, dovrà essere equilibrata nella produzione di gas ad effetto serra o come cacchio si dice quella roba lì che ci proibisce di scoreggiare, dovrà essere preceduta da uno spettacolo teatrale appositamente allestito per fornire suggestioni artistiche al popolino, e infine dovrà tassativamente essere un’operazione anti fascista per dimostrare che l’esercito in questione non è quello del Generale Vannacci bensì quello perdente immaginato dagli stessi cazzoni di sinistra…