La sinistra usa gli immigrati per fare guerra all’Italia: città bruciate da rivolta islamica
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GUERRA ALL’ITALIA!
La sinistra mediatica ha scatenato una vera e propria guerra contro l’Italia, utilizzando immigrati islamici di seconda generazione e teppisti dei centri sociali.
Giorgia Meloni ha denunciato l’ennesimo ignobile episodio: durante il corteo di Roma per Ramy Elgaml, dieci agenti feriti a causa di una violenza inaudita. La premier, sui social, ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, dichiarando: “Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza”. Due manifestanti sono stati denunciati a Bologna, ma questo è solo la punta dell’iceberg di una strategia di destabilizzazione nazionale.
L’Italia è sotto attacco! La notte tra il 10 e l’11 gennaio, Busto Arsizio è diventata un inferno, il segnale chiaro di un inizio di guerriglia islamica nelle nostre città. Dopo Milano e Torino, ora è la provincia di Varese a subire il terrore di un esercito ostile, che protegge delinquenti e sfida apertamente le forze dell’ordine con insulti e minacce mortali. Queste azioni sono il risultato della campagna mediatica di Tg3 e La7, che sostengono la bizzarra tesi di non inseguire i criminali stranieri in fuga.
ALLARME!
Ieri sera a Bologna, durante il corteo pro Ramy, organizzato da immigrati di seconda generazione e attivisti di estrema sinistra, ben dieci appartenenti alle forze dell’ordine sono stati feriti in scontri violenti. Questo è il frutto della folle anarchia alimentata da questi gruppi nelle nostre città.
Solo due teppisti sono stati denunciati finora, ma le indagini proseguono. Tra loro, un 23enne con accuse pesantissime: resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti ad offendere, omesso preavviso della manifestazione e travisamento. L’altro, un 30enne, accusato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, omesso preavviso e travisamento.
Il centro di Bologna è diventato un campo di battaglia con lanci di bottiglie, bombe carta e fumogeni, creando scene di caos totale con dehors distrutti, cassonetti rovesciati e incendiati.
Basta con questi atti di violenza! È ora di prendere misure forti e decisive contro chi vuole destabilizzare e distruggere la nostra società!
Gli stranieri, con i loro cori per Ramy, hanno bloccato il traffico, danneggiato proprietà e attaccato le forze dell’ordine, urlando “Dovete morire”. Questo non è un atto isolato, ma la prova evidente di una catastrofe demografica in corso. Milioni di figli di immigrati islamici stanno colonizzando il Nord Italia, trasformando le nostre città in banlieus di non-integrazione, dove l’ordine pubblico è sotto costante attacco e la nostra cultura viene minata giorno dopo giorno.
L’abrogazione dei ricongiungimenti familiari è urgente e non negoziabile. Ogni nuovo arrivo è una recluta per questa guerra contro l’Italia. Chiudiamo le porte, rafforziamo la sicurezza con espulsioni immediate per chi attacca lo Stato, e assicuriamoci che le nostre strade non diventino campi di battaglia.
L’Italia non può diventare un’altra Francia, dove la violenza è la normalità e la sovranità nazionale è in pericolo. Ora o mai più, dobbiamo agire con decisione per salvare la nostra identità, la nostra sicurezza e il nostro futuro.
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