Organizzano stupri: le città del nord non sono più italiane

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By V gennaio 12, 2025 23:36

Organizzano stupri: le città del nord non sono più italiane

LE CITTÀ DELL’ITALIA DEL NORD SOTTO OCCUPAZIONE AFROISLAMICA

L’Italia sta vivendo un’emergenza senza precedenti. Le nostre città del nord sono state invase, occupate da un’orda afro-islamica che sembra determinata a distruggere ogni traccia della nostra cultura, sicurezza e sovranità. Paolo Macchi, segretario provinciale del Siulp Varese, ha dato voce a questa crisi con parole che risuonano come un campanello d’allarme per tutti gli italiani: “Chi sceglie questo Paese senza la minima voglia di integrarsi, lo sta invadendo e violentando.”

Non possiamo più ignorare la realtà: l’Italia non è più un luogo sicuro, ma un campo di battaglia dove bande di immigrati, spesso di origine nordafricana e islamica, agiscono indisturbati, minando il nostro vivere civile. Le violenze sessuali di Capodanno a Milano, dove una studentessa ha raccontato con orrore: “Ci hanno circondato, ci urlavano contro. Ricordo ancora il loro sguardo. Era tutto premeditato. Ci hanno trascinato e strappato i vestiti”, sono solo l’apice di un iceberg di violenza e disordine che si sta diffondendo come un cancro.

La risposta del governo è stata patetica, come sottolinea Macchi: “E se la risposta è sempre e solo quella di puntare il dito sulle forze di polizia, a questo punto toglieteci le armi e anche le auto.” Le forze dell’ordine, già in sofferenza per mancanza di personale e risorse, sono state abbandonate, lasciate a gestire un’emergenza che è diventata insostenibile. Busto Arsizio, Gallarate e molte altre città sono state trasformate in zone di guerra, dove la legge italiana ha perso ogni significato: “Busto e Gallarate vengono continuamente dimenticate dall’assegnazione del personale e stanno per diventare una bomba.”

L’appello di Macchi è un ordine, non una richiesta: “La situazione non può che peggiorare, dico alla politica: svegliamoci.” La politica ha tradito il nostro paese, permettendo che diventasse il terreno di gioco di criminali che non hanno alcun interesse a integrarsi, ma solo a sfruttare e distruggere.

È il momento di agire con fermezza:

Chiusura dei Confini: Basta con questa follia. L’Italia non può più essere il rifugio di chi viene qui solo per portare caos e violenza.

Stop all’Integrazione Fallimentare: L’integrazione è un mito distruttivo. Dobbiamo riconoscere che alcune culture sono incompatibili con la nostra e smettere di provare a mischiare acqua e olio.

Leggi Ferree: Punizioni severe, senza sconti, per chi viola le nostre leggi. Non ci devono essere eccezioni perché qualcuno è un migrante.

Sicurezza Militarizzata: Le nostre piazze non possono diventare campi di battaglia. Le forze dell’ordine devono avere il potere di reprimere ogni tentativo di violenza.

Questo non è più un problema di accoglienza o di diritti umani; è una questione di sopravvivenza nazionale. La politica dell’accoglienza indiscriminata ha fallito, trasformando il nostro paese in un terreno fertile per il crimine e la violenza importata. È tempo di proteggere la nostra cultura, la nostra gente, e il nostro futuro. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi, prima che l’Italia del nord diventi irriconoscibile sotto l’occupazione afro-islamica.

Organizzano stupri: le città del nord non sono più italiane ultima modifica: 2025-01-12T23:36:27+00:00 da V
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