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L’Italia Sotto Assedio: L’Illusione dell’Integrazione e la Bomba Sociale in Esplosione

Il paese è in emergenza, sotto attacco da parte di orde di immigrati che, con la loro presenza e comportamento, stanno trasformando l’Italia in un campo di battaglia. Paolo Macchi, segretario provinciale del Siulp Varese, ha lanciato un grido di allarme che risuona come un monito per tutta la nazione: “Chi sceglie questo Paese senza la minima voglia di integrarsi, lo sta invadendo e violentando.”

Queste parole non sono solo un’accusa, ma una denuncia di una realtà che i politici hanno scelto di ignorare. L’Italia non è più una nazione accogliente ma un territorio in cui chi non ha alcun rispetto per le nostre leggi, la nostra cultura, la nostra sicurezza, si sente libero di agire come vuole. È una vera e propria invasione, una violazione della nostra sovranità e del nostro modo di vita.

Ma la situazione è ancora più grave. Macchi sottolinea come la risposta a questa crisi sia stata patetica: “E se la risposta è sempre e solo quella di puntare il dito sulle forze di polizia, a questo punto toglieteci le armi e anche le auto.” Le forze dell’ordine, già sotto organico e sovraffaticate, vengono lasciate in balia di questi invasori, senza il supporto o le risorse necessarie per contrastarli efficacemente. È un tradimento verso chi rischia la vita ogni giorno per mantenere l’ordine.

Busto Arsizio e Gallarate, come tante altre città italiane, sono state abbandonate: “Busto e Gallarate vengono continuamente dimenticate dall’assegnazione del personale e stanno per diventare una bomba.” Questo non è solo un allarme, ma una predizione di un futuro oscuro se non si agisce subito. Queste città sono diventate territori di nessuno, dove la legge non vale più, dove la violenza e il crimine dilagano senza controllo.

Macchi conclude con un appello che è un ordine: “La situazione non può che peggiorare, dico alla politica: svegliamoci.” Questo non è un invito al dialogo ma un ultimatum. La politica ha fallito, ha permesso che l’Italia venisse invasa da chi non ha intenzione di diventare parte della nostra società ma piuttosto di distruggerla dall’interno.

È tempo di prendere misure drastiche: Abrogazione dei ricongiungimenti familiari. Azzeramento dell’immigrazione islamica regolare. Rastrellamenti ed espulsioni di massa. Piantedosi è una mammoletta. Meloni aspetta il permesso della UE anche solo per inviare i clandestini in Albania. La nostra sovranità, la nostra sicurezza, sono state svendute. L’Italia non può più permettersi di essere uno zerbino per l’Europa; deve agire ora, con fermezza e decisione, per fermare questa invasione che minaccia il nostro stesso essere.