Minacciano: “Governo stia attento e obbedisca ai migranti di seconda generazione”
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Signore e Signori, questo è il giornalismo che abbiamo in Italia. Un giornalismo che, anziché informare, sembra più intenzionato a seminare confusione e a manipolare l’opinione pubblica. Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera, recentemente ha rilasciato delle dichiarazioni che non solo sfidano la logica, ma minano anche la credibilità del giornalismo italiano.
Signore e Signori, questo è il giornalismo che abbiamo in Italia.
Maria Teresa Meli, giornalista italiana (Corriere della Sera):
– “Il Governo Meloni dovrebbe stare attento… abbiamo anche noi dei migranti di seconda generazione che vanno ascoltati…”.
Attenti a cosa… pic.twitter.com/67TxYeNWI5— Francesco 🇮🇹 (@SaP011) January 13, 2025
“Il Governo Meloni dovrebbe stare attento… abbiamo anche noi dei migranti di seconda generazione che vanno ascoltati…”
Che avvertimento è questo? Dovrebbero stare attenti a cosa esattamente? Meli insinua che il governo dovrebbe piegarsi alle richieste di una particolare fetta della popolazione solo perché migranti di seconda generazione? Questo non solo è una forma di divisione sociale, ma anche un invito al caos. La giornalista ammette che immigrati di seconda generazione sono un problema (noi lo definiamo metaforicamente tumore) e una minaccia a cui il governo deve stare attento. Se qualcuno non vuole rispettare le leggi e le norme del paese che lo ospita, forse è il caso che torni al paese d’origine. Non si può pretendere di essere accolti e poi non voler seguire le regole comuni. Quindi, qual è la soluzione ad un problema? Lo si elimina. Noi possiamo eliminare il problema con la REMIGRAZIONE.
“Quei signori (riferito ai Carabinieri) che hanno fra virgolette ammazzato Ramy”
Qui Meli raggiunge l’apice dell’irresponsabilità giornalistica. Ramy non è stato “ammazzato” dai Carabinieri. È caduto durante un inseguimento notturno a velocità folle per le strade di Milano, causato dal suo stesso comportamento sconsiderato. Inoltre, il suo amico aveva in possesso oggetti che suggeriscono attività illecite: 1000 euro in contanti, una catenina d’oro spezzata, un coltello a serramanico e uno spray al peperoncino. Questi dettagli non sono casuali e raccontano una storia molto diversa da quella che Meli cerca di vendere.
Asserisce che i Carabinieri abbiano pensato: “Vabbè questo è un extracomunitario del cavolo possiamo anche farlo slittare (?)”
Questa affermazione non solo è priva di fondamento, ma rasenta la calunnia. Meli si erge a sensitiva, leggendo nella mente dei Carabinieri senza alcuna prova. Questo tipo di giornalismo non solo è irresponsabile, ma rischia di alimentare odio e pregiudizi contro le forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita per mantenere l’ordine pubblico.
In conclusione, le dichiarazioni di Maria Teresa Meli non solo dimostrano una mancanza di etica giornalistica, ma anche una pericolosa tendenza a manipolare i fatti per adattarli a una narrativa politica. Questo non è giornalismo, è propaganda. È ora che i lettori italiani esigano un’informazione basata sui fatti, non su fantasie ideologiche. La soluzione proposta per il problema dei migranti di seconda generazione, la remigrazione, è un tema che merita un dibattito serio e informato, lontano dalle manipolazioni e dalle polarizzazioni ideologiche.
Ma la state ancora ad ascoltare quella signora là?
Le danno fastidio persino le giornate di sole, tanto è litigiosa…
Sti negri bestia Sono come i coglioni di palestinesi che hanno attaccato Israele pensando di vincere, ma in Israele, li hanno netaniau che li ha giustamente, rasi al suolo non i coglioni ritardati del nostro governo che fanno le zone rosse, per contenere i negri, ma come fai i muri a casa tua ?, prima li fai sbarcare e poi fai i muri a casa tua?, solo un coglione si difende a casa sua rinchiudendosi come un topo nella tana, sto ascoltando l inutile di piantedosO che dice coglionate su rai1, e che dice che va tutto bene, scemo ma che va bene e va bene, idiota levati di torno incapace, spero che sgozxino o stuprino tua figlia, poi te lo dico in faccia scemo, non ti preoccupare, va tutto bene!, scemo