Invece di modernizzare le ferrovie hanno speso miliardi in accoglienza e ora danno la colpa a Salvini

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By V gennaio 15, 2025 00:17

Invece di modernizzare le ferrovie hanno speso miliardi in accoglienza e ora danno la colpa a Salvini

Disagi Ferroviari Italiani: La Colpa Non È di Salvini, Ma di Anni di Malgoverno di Sinistra

In questi giorni, l’Italia è stata colpita da una serie di guasti e disservizi sulle linee ferroviarie che hanno causato ritardi, cancellazioni e un’ondata di disagi per milioni di pendolari e viaggiatori. La situazione è diventata talmente insostenibile da portare alcuni a chiedere le dimissioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Ma chi fa queste richieste dimostra chiaramente di non comprendere la reale radice del problema.

Le carenze infrastrutturali che vediamo oggi non sono il risultato di una politica recente, ma il frutto avvelenato di decenni di mancati investimenti e di scelte politiche sbagliate. Durante gli anni in cui i governi erano guidati da ministri di sinistra, la priorità non è stata mai quella di modernizzare o potenziare la rete ferroviaria. Al contrario, si è preferito destinare risorse ingenti, miliardi di euro ogni anno, all’accoglienza indiscriminata di migranti, un’azione che ha avuto un costo enorme per le casse dello Stato, senza un ritorno tangibile per la collettività italiana tranne l’esorbitante aumento degli stupri.

Guardiamo ai fatti: mentre il nostro sistema ferroviario cadeva in degrado, con linee non elettrificate, binari unici e infrastrutture obsolete, i fondi pubblici venivano dirottati altrove. Si è scelto di investire in un’accoglienza che ha trasformato l’Italia in un hub migratorio, piuttosto che in infrastrutture che avrebbero potuto migliorare la vita quotidiana di milioni di italiani. Ogni anno, miliardi sono stati spesi per mantenere centri di accoglienza, per programmi di integrazione fallimentari, mentre le nostre stazioni e linee ferroviarie vedevano solo tagli e rinvii di opere necessarie.

Oggi, gli italiani che si trovano imbottigliati in treni in ritardo o costretti a prendere mezzi alternativi per raggiungere il lavoro o tornare a casa sono le vittime di questa politica miope. Chiedere le dimissioni di Salvini è non solo ingiusto, ma anche profondamente ignorante della cronologia degli eventi. Salvini ha ereditato un sistema già malato, e una rete ferroviaria non la modernizzi in pochi mesi.

Bisogna smettere di puntare il dito contro chi oggi cerca di rimediare a decenni di incuria. Il focus deve essere su come recuperare il tempo perduto, su come investire finalmente in infrastrutture che sono la spina dorsale del nostro paese. Serve un piano di investimenti massicci, trasparente e libero da quelle ideologie che hanno portato alla situazione attuale. Solo così possiamo sperare di vedere un miglioramento reale nella qualità e nell’affidabilità dei nostri trasporti.

In conclusione, prima di gridare al cambiamento, bisognerebbe guardare con onestà al passato e riconoscere che le attuali difficoltà sono il risultato di scelte politiche precedenti, fatte da chi oggi si erge a paladino dell’accoglienza a scapito del benessere infrastrutturale del paese.

E lo stesso vale per la sanità.

Invece di modernizzare le ferrovie hanno speso miliardi in accoglienza e ora danno la colpa a Salvini ultima modifica: 2025-01-15T00:17:29+00:00 da V
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By V gennaio 15, 2025 00:17
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell gennaio 15, 10:40

    Manca una parte molto significativa dell’equazione: l’imbastardimento del sistema scolastico per fare sì che la gente resti ignorante.

    Ai miei tempi si bocciava a scuola, non a casaccio ma chi realmente non rendeva almeno a quel limite minimo ammesso che era il 6 su una scala da 1 a 10.

    Oggi il 99% o quasi dei maturandi viene promosso ed è statisticamente impossibile applicando le vecchie regole: ne consegue che i criteri di valutazione sono stati spostati verso il basso.

    A lato pratico posso dire che tra primavera ed estate scorsi sono stato degente in varie strutture ospedaliere svizzere per un problema alla gamba e non meno di 40 infermiere mi hanno cambiato la medicazione: per 4 volte io, semplice paziente estraneo alla scuola di medicina o come cacchio si chiama, ho dovuto fermare l’infermiera che voleva bendarmi la gamba partendo dall’alto perchè “non sapeva che agendo così mi bloccava la circolazione” e poi saltava fuori che aveva passato l’esame non per meriti di studio ma sociali o peggio, 4 infermiere su 40: fate voi, è il 10% e non ci sono scuse, poi aggiungo anche un chirurgo sui tre che mi hanno operato per tre volte, robe dell’altro mondo o da andare all’altro mondo…

    NB: non ho infierito sulle 4 infermiere, ho spiegato loro con calma come si faceva e spero che i pazienti successivi ne abbiano tratto giovamento.. un paio delle altre 36 venivano dalla balubia ma erano perfette nelle loro mansioni, simpatiche e non c’è nulla da ridire su di loro e sulle loro colleghe…

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    • lorenzoblu gennaio 15, 11:08

      Vero molti dei presidi sono femmine e quasi tutte laureate in stronzologia, a loro non pare vero con una laurea inutile, si ritrovano a guadagnare 3000 e passa euri netti al mese, i pochissimi docenti validi, quello che mettono 2 e 3 a ragione, vengono demansionati, facendo fare loro il fantomatico potenziamento renziano, ovvero fai il tappabuchi quando gli altri docenti non ci sono vai tu al loro posto, quindi non avendo una classe e non mettendo voti puoi far danno secondo il loro metro di misura… Ho 4/5 amici che insegnano matematica e sono persone corrette che si trovano in questa situazione, il loro posto è occupato da altri giovanissimi neolaureati che sono schiavi fedeli dei presidi, vero i politici vogliono un popolo di idioti loro pari, se il popolo fosse colto non voterebbe la nullità dei politici che ci ritroviamo

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