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Serve una Legge ‘Oriana Fallaci’ che impedisca la costruzione di moschee come si impedisce la costruzione di templi satanisti. Il corano è più anti-costituzionale di qualsiasi testo satanista.

L’Islamizzazione di Firenze: Un’Allarmante Conquista del Centro Storico

Firenze, la culla del Rinascimento, è sotto assedio da una forza che Oriana Fallaci aveva previsto con parole che ora ci colpiscono come un campanello d’allarme. Questa scrittrice, nata tra queste mura, aveva urlato al mondo che l’Europa stava per diventare “Eurabia”, un campo di battaglia dove l’Islam avrebbe soppiantato la cultura cristiana e occidentale. Le sue denunce erano chiare: l’integrazione islamica non sarebbe mai stata un arricchimento, ma una colonizzazione che avrebbe cancellato le nostre radici. Oggi, con la moschea che raddoppia e “conquista” il centro storico, le sue parole suonano come una profezia apocalittica che si avvera.

La comunità islamica di Firenze ha appena acquisito ulteriori 400 metri quadri in piazza dei Ciompi, permettendo alla moschea di contenere fino a 800 fedeli. Questa operazione, valutata a 750mila euro, non è solo un segno di ricchezza ma di una strategia aggressiva che dovrebbe terrorizzare ogni amante della nostra cultura. La determinazione con cui sono stati fatti questi passi è un chiaro indizio che l’islamizzazione di Firenze non è un fenomeno spontaneo ma un piano mirato a sostituire la nostra identità.

Oriana Fallaci aveva dedicato la sua vita a combattere contro questa invasione silenziosa ma devastante. Nei suoi scritti, come “La rabbia e l’orgoglio” e “La forza della ragione”, aveva dipinto l’Islam come una minaccia che non cerca la convivenza ma la dominazione, mettendo a rischio i valori e le libertà dell’Occidente. Ora, con la moschea che si espande nel cuore di Firenze, i suoi avvertimenti non sono più solo parole ma una realtà tangibile che ci mette di fronte a una scelta: accettare di perdere la nostra identità o combattere per preservarla. La città che ha dato vita al Rinascimento rischia di diventare il palcoscenico di una tragedia culturale, dove l’Islam potrebbe non solo coesistere ma prevalere, cancellando ciò che siamo stati e siamo.

Ora, con ogni moschea che si erge nelle nostre città, con ogni quartiere che cambia volto, vediamo i suoi avvertimenti prendere forma. Firenze è solo l’inizio, un avvertimento per le altre città italiane che stanno vedendo i loro simboli culturali, le loro tradizioni, il loro modo di vivere, minacciati da questa avanzata.

Le città italiane, un tempo custodi di arte, storia e bellezza, stanno diventando teatri di una tragedia culturale. Le piazze dove si celebrava la vita italiana ora vedono gruppi di fedeli islamici pregare, trasformando spazi pubblici in luoghi di culto alternativo. Le chiese, i monumenti, le piazze, sono sotto un assedio che non è fatto di spade ma di preghiere, di moschee che crescono come funghi, di una cultura che cerca non di amalgamarsi ma di sopraffare.

È tempo di riconoscere che quello che sta accadendo a Firenze è solo la punta di un iceberg. Se non interveniamo, se non ci battiamo per preservare la nostra identità, rischiamo di vedere l’intera Italia trasformarsi in un campo di battaglia culturale, dove l’Islam prevale e la nostra eredità viene cancellata. Questo non è solo un campanello d’allarme per Firenze; è un grido di disperazione per tutta l’Italia, un appello a non permettere che la nostra storia, la nostra arte, la nostra libertà, vengano sacrificate sull’altare dell’islamizzazione.