Ramy non doveva neanche essere in Italia

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By V gennaio 17, 2025 23:46

Ramy non doveva neanche essere in Italia

Ramy e il Suo Complice: Vittime di Una Politica Migratoria Sbagliata

Ramy Elgaml e il suo complice Fares Bouzidi non sarebbero morti se avessero rispettato l’alt dei carabinieri. Ma la tragedia non si ferma qui: la vera questione è che non avrebbero dovuto trovarsi in Italia. Questo incidente è l’ennesimo esempio di come il nostro paese sia diventato il rifugio di giovani delinquenti stranieri, spesso arrivati tramite ricongiungimenti familiari, che non hanno rispetto per le nostre leggi e per la nostra società.

L’episodio è chiaro: i due, a bordo di uno scooter, hanno deciso di fuggire da un posto di blocco dei carabinieri, innescando un inseguimento che si è concluso tragicamente in un caso su due. Ma la domanda che dobbiamo porci è: cosa ci facevano qui? Ramy e Fares, entrambi con un passato criminale, sono il prodotto di una politica migratoria che ha fallito nel selezionare chi può entrare e stabilirsi in Italia.

Il ricongiungimento familiare, spacciato per essere un atto di umanità e unione, si è trasformato in un veicolo per l’importazione di criminalità. Non possiamo più accettare che giovani stranieri entrino in Italia attraverso questo canale, mettendo a rischio la sicurezza pubblica e rivoluzionando la nostra demografica come già accaduto in Francia. È tempo di finirla con questa pratica di “importare” delinquenti stranieri.

La morte di Ramy non è solo una conseguenza di una fuga irresponsabile; è un campanello d’allarme per una politica migratoria irresponsabile. È un richiamo a ripensare completamente il sistema di immigrazione, iniziando con la chiusura immediata dei ricongiungimenti familiari. Nel peggiore dei casi importi futuri delinquenti, nel migliore parassiti dello stato sociale.

Ma non basta chiudere le porte. Dopo aver bloccato ulteriori entrate, dobbiamo guardare alla “remigrazione di massa”. Questo concetto, spesso temuto o visto come radicale, è in realtà un atto di responsabilità verso i cittadini italiani. Quelli che non rispettano le nostre leggi, che non si integrano ma portano il crimine nelle nostre città, devono essere rimpatriati. Gli altri, anche. L’Italia non può diventare un rifugio per chi non rispetta la nostra cultura, la nostra sicurezza, la nostra legalità. Per chi non è come noi.

La sicurezza dei nostri cittadini, la protezione delle nostre comunità, devono venire prima di tutto. Non possiamo permetterci di continuare a pagare un prezzo così alto per una politica migratoria che ha dimostrato la sua fallacia. Ramy sarebbe vivo se avesse rispettato la legge, ma soprattutto, lui e Fares non sarebbero dovuti essere qui se avessimo una politica migratoria che mettesse al primo posto la sicurezza e il benessere degli italiani.

È tempo di un cambiamento drastico, di mettere fine a questa follia e di iniziare a proteggere davvero l’Italia e gli italiani.

Ramy non doveva neanche essere in Italia ultima modifica: 2025-01-17T23:46:15+00:00 da V
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By V gennaio 17, 2025 23:46
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1 Comment

  1. Steobaldo gennaio 18, 13:02

    …si chiama “Paese dei balocchi” e mi chiedo come mai Carlo Lorenzini (Collodi) non sia annoverato a pieno titolo fra i padri della patria (italiana) Quel tipo aveva capito e profetizzato tutto, della fanciullezza, dell’adolescenza umana e pure del sistema giustizia italiano e della politica a venire, di come funziona la nostra nazione anche se quando scrisse Pinocchio la nazione Italia era in fasce o al più ragazzina. Però senza avere letto Pinocchio l’hanno capito milioni di terzomonidisti che premono ai confini…l’omino di burro? Direi il canuto che siede sullo scranno più alto e di cui ho tanta stima quanta ne ho del pampero…è tutto dire…la fatina? C’è anche lei…Giorgia…il pescecane..? pure ed è l’Europa…il circo? Il Parlamento europeo…le faine? Tangentopoli…chi ne ha voglia può continuare…

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