Sala ignora gli stupri di Capodanno: Milano ha bisogno di più immigrati
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Dopo stupri di Capodanno Sala ha dimostrato disprezzo inaudito per la realtà e per la dignità delle vittime con la sua demenziale dichiarazione: “Facciamocene una ragione, dell’immigrazione abbiamo bisogno”. Come dire: rassegnatevi agli stupri di gruppo.
Un Sindaco Fuori dal Tempo: Beppe Sala e il Tradimento di Milano
In una città che ha visto il suo Capodanno trasformarsi in un incubo per molte delle sue figlie, il sindaco Beppe Sala ha dimostrato un disprezzo inaudito per la realtà e per la dignità delle vittime con la sua dichiarazione: “Lo dico a tutti i miei concittadini e concittadine, noi, facciamocene una ragione, dell’immigrazione ne abbiamo bisogno”. Parole che bruciano come sale sulle ferite aperte dalla violenza subita da giovani donne a Piazza Duomo, aggredite e molestate in un’orgia di barbarie che ricorda i peggiori episodi di disumanità.
Milano, una volta perla dell’Italia, è diventata sotto l’amministrazione di Sala un campo di battaglia per le donne, dove la sicurezza è un lusso che non si può permettere. Gli stupri di massa perpetrati da immigrati durante i festeggiamenti di Capodanno non sono solo un’atrocità isolata, ma un sintomo di una crisi migratoria gestita con incompetenza e negligenza criminale.
È chiaro che l’immigrazione non è un arricchimento ma una piaga sociale. La sicurezza delle nostre figlie, delle nostre sorelle, delle nostre mogli è stata sacrificata sull’altare di una politica buonista che si rifiuta di vedere la realtà: l’immigrazione incontrollata e male integrata ha portato alla nostra città un’ondata di violenza e disordine.
Sala, con il suo invito a “farcene una ragione”, non solo minimizza gli orrori vissuti da queste donne, ma chiede ai milanesi di accettare una realtà dove l’ordine pubblico e il rispetto per la persona sono optional. Questa non è leadership; è codardia. È un tradimento della fiducia che i cittadini hanno riposto in lui, chiedendo che la loro città fosse un luogo dove vivere in pace e sicurezza.
L’immigrazione non è un male in sé, ma la gestione di Sala lo è. Non si può chiedere a una comunità di accettare passivamente la violenza, l’insicurezza e la paura. Quelle parole, pronunciate dopo eventi così gravi, sono un affronto alla dignità di chi ha subito violenza e un insulto a chi ha paura di camminare per le strade della propria città.
Milano merita un sindaco che non solo riconosca il problema, ma che agisca con fermezza per risolverlo. Abbiamo bisogno di politiche di integrazione serie, di controlli rigorosi, di una gestione dell’immigrazione che non metta a rischio la sicurezza pubblica. Milano non può essere il parco giochi di delinquenti, né il luogo dove si chiudono gli occhi davanti a crimini tanto gravi.
Beppe Sala, con la sua dichiarazione, ha dimostrato una mancanza di empatia, di responsabilità e di visione. Ha scelto di ignorare il dolore e la rabbia dei suoi concittadini, preferendo un’ideologia che non ha più posto in una città che chiede giustizia e protezione. Milano merita di meglio, molto meglio, di un sindaco che si arrende davanti alla violenza e chiede ai suoi cittadini di accettare un destino scritto da altri.
Il sindaco @BeppeSala ricompare e dichiara: “Lo dico a tutti i miei concittadini e concittadine, noi, facciamocene una ragione, dell'immigrazione ne abbiamo bisogno”.@GonzatoA pic.twitter.com/5moBjmZx1w
— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 17, 2025
Apprendendo le esternazioni di questo sindaco salah non penso che si tratti delle solite contraddizioni insite nella logica dell’essere di sinistra ma penso che si tratti di un qualcosa di sbagliato che si colloca tra la maledizione del venerdì 17 ed i tumori al cervello in stile franco basaglia…