«Stai buono zio o ti spacchiamo di botte»: baby gang accerchia e aggredisce un 80enne italiano
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L’ITALIA IN GINOCCHIO: LA GENERAZIONE DEI CRIMINALI IMPORTATI STA DISTRUGGENDO IL VENETO
Lunedì pomeriggio, Maserada ha vissuto un incubo: un gruppo di baby criminali, figli di immigrati, ha accerchiato un 80enne fuori dal supermercato Visotto. Con una lattina di Pepsi, l’hanno quasi colpito alla nuca, minacciandolo come se fosse un passatempo: «Stai buono zio o ti spacchiamo di botte».
Andrea Moro Zuccolo non ha potuto starsene a guardare e, insieme a una signora, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. «È stato allora che sono intervenuto. Non potevo stare a guardare. Sono sempre i soliti», ha detto, con la rabbia di chi vede il proprio paese andare in rovina.
Da due anni, questo cancro sociale sta consumando il Veneto. Questi giovani, nati qui da genitori immigrati, si comportano come se l’Italia fosse il loro parco giochi personale, rubando e terrorizzando dalla scuola al supermercato.
«Erano 7 o forse anche di più. Di quinta elementare o prima media», ha raccontato.
«Gli hanno lanciato una lattina piena deridendolo e insultandolo. Non descrivo gli epiteti che hanno utilizzato per riferirsi a lui – prosegue -. Alla signora che si è avvicinata insieme a me per redarguirli, le hanno circondato l’auto. Soprattutto dopo questa scena, ero parecchio arrabbiato che stavo per perdere le staffe. Poi, con calma, si sono dileguati. Sono intervenuto per evitare spiacevoli conseguenze. Ma lo ripeto ancora una volta: insegnate l’educazione ai vostri figli. Ma se trovate la persona sbagliata poi i genitori piangono e si disperano. La pazienza prima o poi finisce». E’ tempo che incontrino la persona giusta.
Questi non sono semplici episodi di bullismo, ma il sintomo di una malattia mortale: l’immigrazione di massa che ha portato in Italia una generazione di criminali. Questi ‘figli di’, cresciuti con un’idea distorta di integrazione, stanno trasformando il Veneto, e l’Italia intera, in un campo di battaglia.
«Lo scorso anno, hanno lanciato un sasso di mezzo chilo contro mia moglie che stava andando a fare la spesa con mia figlia al seguito. La cosa peggiore è però l’indifferenza generale», denuncia l’uomo, sottolineando come nessuno, a parte loro due, sia intervenuto.
Questo non è solo un problema di sicurezza pubblica, ma di una politica migratoria che ha fallito miseramente. Questi ragazzi, nati in Italia, dimostrano un disprezzo totale per le nostre leggi, la nostra cultura e il nostro ordine.
E non è un caso isolato: l’autista bellunese del bus sostitutivo di Trenitalia, assalito da un marocchino senza biglietto con una bottigliata alla fermata di Cornuda, è l’ennesima dimostrazione di quanto sia grave la situazione. Anche il Ministro Matteo Salvini ha tuonato: «Roba da matti, solidarietà all’autista. Non c’è spazio in Italia per questi delinquenti. Espulsione è l’unica soluzione».
L’Italia non può più permettersi di essere il campo di addestramento per la generazione di criminali importati. È tempo di prendere misure drastiche, di dire basta a questa immigrazione che non porta nulla se non distruzione e caos. La sicurezza dei nostri cittadini, specialmente degli anziani, deve essere ripristinata, e i responsabili di queste azioni dovrebbero essere puniti con la massima severità. La situazione è fuori controllo, e solo con un’azione decisa possiamo sperare di salvare ciò che resta del nostro paese.
I balubini non devono temere di incontrare la persona sbagliata, devono temere di incontrare la persona GIUSTA che a suon di ceffoni li rimette in riga, prima loro e poi le bestie che li hanno generati.
E se non basta la lezione allora si passa al “ferro”, ovviamente solo per i genitori perchè noi non siamo delle bestie come loro, che ammazzano i minori come riporta la cronaca, con troppa frequenza…