Violentate in piazza Duomo, i migranti islamici si difendono:“Hanno provocato loro”
Related Articles
L’Immigrazione Islamica: Una Minaccia alla Sicurezza e alla Civiltà di Milano
Milano, una volta simbolo della cultura e della bellezza italiana, è ora sotto assedio da un’ondata di violenza e barbarie che ha origine nell’immigrazione islamica. Le feste di Capodanno in Piazza Duomo si sono trasformate in un incubo per molte donne, molestate sessualmente da gruppi di migranti islamici. E la risposta di alcuni di questi aggressori? “Hanno provocato loro”. Un’affermazione che non solo manca di qualsiasi senso di colpa ma rivela una mentalità che è in netto contrasto con i valori occidentali di rispetto e uguaglianza.
Ragazze molestate sessualmente a Capodanno in piazza Duomo a Milano
“Ha provocato lei”
— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 17, 2025
Questa non è una questione di integrazione fallita; è una dimostrazione chiara e cruda di come certe culture siano intrinsecamente incompatibili con la civiltà europea. L’immigrazione islamica, come è stata permessa e gestita, ha dimostrato di portare non solo individui in cerca di opportunità, ma anche ideologie retrograde e pericolose.
Non possiamo più ignorare il fatto che le nostre strade sono diventate pericolose per le donne, soprattutto in occasioni come Capodanno, dove la violenza sessuale è diventata quasi un evento atteso. La giustificazione della violenza con la colpevolizzazione della vittima è un atto di pura barbarie, un rifiuto dei principi di dignità umana che dovrebbero essere universali.
L’Italia, e Milano in particolare, non può e non deve accettare questa realtà. Non possiamo permettere che la nostra cultura, le nostre donne, e la nostra sicurezza siano sacrificate sull’altare di una politica migratoria che ha fallito miseramente. Le nostre città non devono diventare il terreno di prova per chi disprezza i nostri valori, per chi vede le donne come oggetti da dominare piuttosto che come esseri umani con diritti inviolabili.
È tempo di riconoscere che l’immigrazione islamica, nella sua forma attuale, è una minaccia alla nostra società. Non è questione di xenofobia o razzismo; si tratta di pura e semplice autodifesa. Dobbiamo chiedere a gran voce politiche di immigrazione che non solo selezionino chi entra nel nostro paese, ma che impongano il rispetto per la nostra cultura, le nostre leggi, e i nostri diritti.
Milano, e l’Italia intera, devono risvegliarsi da questo incubo. Dobbiamo dire “basta” all’immigrazione indiscriminata che porta con sé violenza e disordine. Serve una rivoluzione nella gestione dell’immigrazione, una che protegga i nostri cittadini, che garantisca la sicurezza delle nostre figlie, sorelle e madri.
La nostra civiltà, la nostra sicurezza, e il nostro futuro sono in gioco. È dovere di ogni cittadino, di ogni politico, di ogni istituzione, agire ora, prima che sia troppo tardi. Milano non deve più essere simbolo di violenza, ma di resistenza e di rinascita.
i nostri politici non lo capiscono e fanno finta di non capirlo, il PdR dà pure ragione a loro mentre la magistratura finge di indagare mentre cerca di insabbiare le pratiche o, alla peggio, se proprio non può, viene fuori con condanne da barzelletta. O il popolo farà sentire fortemente la sua voce altrimenti la nazione italiana è destinata a sparire nell’arco di qualche decennio