Legge per vietare il velo in Italia: Lega presenta piano anti-islamizzazione
Related Articles
L’Islamizzazione dell’Italia: PerchĂ© Vietare il Velo Non Basta
L’Italia si trova sull’orlo di un abisso culturale, minacciata da un’ondata di islamizzazione che sta lentamente ma inesorabilmente erodendo i nostri valori e la nostra libertĂ . Il velo islamico, simbolo di sottomissione e disuguaglianza, è solo la punta dell’iceberg di un problema molto piĂą vasto. La proposta di legge della Lega, che mira a vietare il velo in luoghi pubblici, è un passo nella giusta direzione, ma decisamente insufficiente.
“Stop nei luoghi pubblici”. Il piano per vietare il velo in Italia
La proposta di legge della Lega prevede inoltre l’introduzione del reato di “costrizione all’occultamento del volto” che può comportare fino a due anni di carcere e una multa fino a 30mila euro. Questo è un inizio, ma solo un inizio.
Dalle parole ai fatti. Dopo il plauso di Matteo Salvini al “Burqa ban” introdotto in Svizzera, la Lega ha messo nel mirino il velo islamico.
Un netto stop alla possibilitĂ di indossare indumenti “atti a celare il volto come nel caso del burqa o del niqab (il velo che copre anche il viso, ndr)”: questo quanto prevede la proposta di legge del Carroccio a prima firma di Igor Iezzi depositata alla Camera. Il testo prevede inoltre l’introduzione di un nuovo reato, quello di “costrizione all’occultamento del volto” che può comportare fino a due anni di carcere e una multa fino a 30 mila euro oltre che la preclusione dalla richiesta di cittadinanza.
Salvini indica la strada: “Sì al divieto di burqa integrale”
Le ragioni della proposta della Lega sono “non soltanto motivi di ordine pubblico”, ma anche per un principio, costituzionalmente sancito, di “rispetto della dignitĂ della donna”. Entrando nel dettaglio del testo a prima firma Iezzi, questo interviene con una netta stretta sulla norma del 1975 che, per motivi di sicurezza, vieta di non mostrare il proprio volto in luogo pubblico ma salvo “giustificato motivo”. Quest’ultima previsione viene cancellata dalla proposta che conta quattro articoli. Gli unici casi in cui il divieto non viene applicato sono i seguenti: nei luoghi di culto, nei casi di necessitĂ per proteggere la salute propria o di terzi, in materia di sicurezza stradale e per i partecipanti alle gare in occasione delle manifestazioni di carattere sportivo che prevedono l’uso di caschi, nonchĂ© nei casi di attivitĂ artistiche o di intrattenimento.
Per quanto concerne il nuovo reato, la proposta della Lega prevede pene nei confronti di coloro che obbligano le donne a indossare il velo. Prevista la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 10 mila a euro 30 mila. La pena è aumentata della metĂ se il fatto è commesso a danno di un minore o di una donna o di persona disabile. Per quanto concerne i minori, il giudici ha la possibilitĂ di valutare la decadenza dalla responsabilitĂ genitoriale e l’allontanamento dalla residenza familiare. Rispondendo non solo ad esigenze di sicurezza ma anche di integrazione, chi è condannato per questo tipo di reato non può ottenere la cittadinanza.
Come rimarcato nel testo, il principale scopo della proposta leghista è “quello di introdurre misure a difesa delle donne costrette a celare il proprio volto: le norme proposte sottendono, infatti, il fondamentale principio per cui non è accettabile nella nostra cultura e secondo i valori sanciti dalla Costituzione e dal trattato di Lisbona il fatto che la donna possa essere, in qualsiasi modo, indotta a comportamenti e ad abbigliamenti che la pongano in palese stato di sottomissione e discriminazione”.
Vietare il velo è un passo cruciale, ma non basta. L’islamizzazione sta trasformando le nostre cittĂ , i nostri quartieri, la nostra societĂ . Le tradizioni, le leggi e la nostra stessa sicurezza sono sotto attacco. Dobbiamo andare oltre: dobbiamo vietare l’ingresso di ulteriori immigrati islamici. Ogni nuovo arrivo non fa che esacerbare il problema, alimentando una cultura che non rispetta la nostra, che non si integra ma che cerca di dominare.
Il nostro paese è a un bivio: o difendiamo la nostra identitĂ , la nostra libertĂ , la nostra cultura, o permettiamo che l’Islam radicale ci porti indietro di secoli, trasformando l’Italia in un luogo dove la dignitĂ della donna è calpestata e dove la sicurezza diventa un ricordo. Vietare il velo è solo il primo passo; l’azione decisiva è fermare il flusso di questa cultura estranea che minaccia di annullare la nostra.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment