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Un altro giorno, un altro affronto alla sicurezza e alla sovranità dell’Italia. Mentre il nostro paese cerca disperatamente di mantenere un minimo di controllo sui confini, il governo continua a mostrare una debolezza inaudita, permettendo alle ONG di sbarcare clandestini senza sosta.

Oggi, ci ritroviamo di fronte all’ennesimo episodio: Altri 85 clandestini in arrivo con la famigerata nave Ocean Viking di una ong francese. È una situazione che non può essere tollerata ulteriormente. Le nostre coste sono diventate un punto di ingresso incontrollato per chiunque riesca a pagarsi un viaggio pericoloso e illegale.

Ma ciò che è ancora più scandaloso sono le parole deliranti delle ONG. La Ocean Viking, in particolare, ha rilasciato un comunicato che merita di essere smascherato per quello che è: un delirio. Ecco cosa ha detto:

“Le autorità hanno assegnato Genova come porto di sbarco, costringendo la Ocean Viking ad intraprendere un viaggio di 4 giorni lontano dalla zona di operazioni”. Dal 2022, aggiunge, “Sos Mediterranee ha perso 171 giorni a causa della politica dei porti lontani, giorni in cui avremmo potuto prestare assistenza alle persone in pericolo. Questa prassi lascia innumerevoli vite a rischio nel Mediterraneo, in palese violazione del diritto marittimo”.

Questo non è altro che un tentativo disperato di manipolare l’opinione pubblica. Parlare di “persone in pericolo” mentre si fa il taxi per il traffico di esseri umani è un’offesa all’intelligenza di chiunque. La politica dei porti lontani è una misura di sicurezza, un tentativo di far rispettare le leggi italiane ed europee, non una violazione del diritto marittimo come vogliono farci credere.

Il governo deve agire con fermezza. Chiudere i porti alle navi delle ONG che operano in modo da facilitare questa migrazione illegale non è solo un diritto, ma un dovere verso i cittadini italiani che vedono i loro servizi, la loro sicurezza e la loro identità minacciati ogni giorno di più. Basta con le scuse, basta con le parole vuote. L’Italia merita un governo che la difenda, non uno che la trasformi in un porto franco per chiunque voglia entrare senza rispettare le nostre leggi.

È ora di dire basta. Basta con gli sbarchi indiscriminati, basta con le ONG che usano il mare come una via di fuga per chi non rispetta le regole. L’Italia deve riprendere il controllo dei suoi confini, e questo inizia con la chiusura dei porti a chi non ha alcun rispetto per la nostra sovranità.