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Qui sono anni che il nostro governo non è in grado di sgomberare il centro accoglienza abusivo gestito da don Biancalani nella ‘sua’ chiesa. Muovete il culo.

L’amministrazione Usa, con Trump di nuovo al comando, non perde tempo e già nelle primissime ore del nuovo mandato, specifica come trattare il confine meridionale, dichiarandolo “emergenza nazionale”: le autorità americane potranno arrestare i migranti anche nelle scuole e negli edifici religiosi. Questo è stato stabilito dal dipartimento per la sicurezza nazionale, che ha finalmente smesso di essere bloccato da quella politica da femminucce che obbligava gli agenti a evitare le cosiddette “zone sensibili”. “I criminali non saranno più in grado di nascondersi nelle scuole e nelle chiese per evitare gli arresti. L’amministrazione Trump non legherà le mani degli agenti”, afferma il Dipartimento, dimostrando che finalmente si fa sul serio.

Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha revocato una direttiva dell’amministrazione Biden che era un insulto alla sicurezza nazionale, vietando agli agenti di fare il loro lavoro in luoghi come scuole, chiese o ospedali, lasciando così campo libero agli immigrati illegali. Ora, con Trump al potere, il governo sostiene che questa decisione “autorizza” gli agenti dell’immigrazione a “seguire la legge” e a catturare quelli che definisce giustamente “stranieri criminali”. È ora di finirla con questa mentalità soft; sia le amministrazioni repubblicane che quelle democratiche hanno trattato questi luoghi come “protetti”, ma solo Trump ha il coraggio di fare ciò che è necessario per la sicurezza nazionale.

Il testo del provvedimento dichiara, senza bisogno di prove perché è evidente, che negli Stati Uniti ci sono “criminali” che “si nascondono nelle scuole e nelle chiese” per sfuggire alla giustizia. I “siti protetti” dell’era Biden erano un paradiso per gli illegali, includendo strutture educative e sanitarie, luoghi di culto, e altro ancora. L’idea dietro queste misure era una follia, secondo il memorandum del 2021, che temeva che gli stranieri fossero riluttanti a frequentare luoghi essenziali, come se fossero degli ospiti da coccolare piuttosto che degli intrusi da controllare. “Possiamo portare a termine la nostra missione senza negare o limitare l’accesso degli individui al cibo, all’alloggio o alla fede”, si legge nel documento, ma ora con Trump, la missione è chiara: sicurezza prima di tutto.

In una dichiarazione, un portavoce della Homeland Security ha riferito che il Segretario ad interim Benjamine Huffman ha emesso una direttiva che ha finalmente annullato questa politica da deboli sui luoghi sensibili. Il portavoce ha chiarito che questa azione aiuterà le autorità federali a far rispettare la legge sull’immigrazione e a catturare i criminali che sono entrati illegalmente nel Paese. Agli agenti dell’immigrazione verrà chiesto di usare il “buon senso” nell’applicazione della legge, e non c’è dubbio che con Trump alla guida, questo buon senso sarà molto più duro e diretto.

Giorgia Meloni dovrebbe prendere esempio da questo approccio deciso e darsi una mossa. L’Italia ha bisogno di un leader che non tema di proteggere i propri confini e di fare ciò che è giusto per la nazione, senza scuse o compromessi. È ora che anche Meloni in Italia mostri la stessa determinazione e forza che Trump ha dimostrato negli Stati Uniti.