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Continuava a vivere in un centro accoglienza come in Italia fanno 140mila suoi colleghi.

Ecco il volto del 28enne immigrato afgano Enamullah O. (già segnalato per violenze e che doveva essere rimpatriato, dopo il diniego alla domanda di asilo, ma viveva ancora in un centro d’accoglienza) che ha ammazzato a coltellate un bimbo di 2 anni e un uomo di 41 anni, dopo aver… pic.twitter.com/0WPlr3CM6g

— Francesca Totolo (@fratotolo2) January 22, 2025

Allarme in Germania: Immigrato Islamico Commette Strage a Aschaffenburg

In un atto di violenza sconcertante, un immigrato afghano di nome Enamullah O., che avrebbe dovuto essere rimpatriato dalla Germania, ha scatenato il panico ad Aschaffenburg, Baviera. Questo individuo, con un passato di violenza e problemi psichiatrici, era legalmente obbligato a lasciare il paese, ma ha invece scelto di attaccare una scuola materna in un parco, uccidendo un bambino di due anni e un uomo di 41 anni che cercava di proteggere i piccoli.

Il Massacro di Aschaffenburg

L’aggressore, armato di coltello, non si è limitato all’omicidio di due persone. Ha anche ferito gravemente altre tre vittime: una bambina di due anni, colpita tre volte al collo, un passante di 61 anni, pugnalato ripetutamente al petto, e un’insegnante che, nel tentativo di scappare, si è rotta un braccio. Fortunatamente, le lesioni non sono risultate mortali per i feriti, ma l’evento lascia una cicatrice indelebile sulla comunità.

La Storia di Enamullah O.

Enamullah O., 28 anni, è arrivato in Germania nel novembre del 2022 e ha richiesto asilo all’inizio del 2023. Tuttavia, il suo percorso in Germania è stato segnato da violenze reiterate, che gli sono costate almeno tre arresti. Ogni volta, dopo un breve periodo di trattamento psichiatrico, è stato rilasciato, con il tribunale di Aschaffenburg che ordinava cure mediche per la sua condizione mentale. Il 4 dicembre 2024, aveva dichiarato alle autorità la sua intenzione di lasciare volontariamente il paese, portando alla sospensione della sua procedura di asilo e alla richiesta di partenza immediata. Ma, come rivelato dal Ministro dell’Interno Joachim Herrmann, Enamullah O. non ha mai lasciato il centro di accoglienza dove risiedeva e ha continuato il suo trattamento psichiatrico.

Un Sistema Fallimentare

Questo tragico evento mette in luce le falle nel sistema di immigrazione tedesco, in particolare riguardo alla gestione degli immigrati con precedenti penali o problemi di salute mentale. La decisione di permettere a Enamullah O. di restare in Germania, nonostante il chiaro pericolo che rappresentava, è un chiaro segnale di una politica di accoglienza che mette a rischio la sicurezza pubblica. Herrmann ha precisato che non c’erano segni di radicalizzazione islamica, suggerendo che l’atto criminale fosse motivato dalla sua malattia mentale, ma ciò non scusa la negligenza delle autorità nel non garantire la sua partenza come richiesto.

L’Allarme per l’Immigrazione Islamica

Questo non è un episodio isolato. L’ondata di immigrazione islamica ha portato con sé sfide senza precedenti per la sicurezza europea. È una realtà che non possiamo più ignorare: l’accoglienza indiscriminata senza un controllo rigoroso e senza una reale integrazione produce mostri, letteralmente. I governi devono affrontare la questione con urgenza, implementando politiche che non solo rispettino i diritti umani ma anche la sicurezza dei cittadini.

Conclusione

Il caso di Aschaffenburg dovrebbe risuonare come un campanello d’allarme per tutta Europa. Non possiamo permettere che la nostra compassione diventi la nostra rovina. È tempo di rivedere le politiche di immigrazione, di fare in modo che chi non può o non vuole integrarsi, e soprattutto chi rappresenta un pericolo per la società, non possa più mettere piede, o restare, nei nostri paesi. La sicurezza dei nostri bambini, delle nostre famiglie, deve essere la priorità assoluta.