Almasri, toghe rosse e internazionali volevano ondata barconi dalla Libia

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By V gennaio 23, 2025 14:19

Almasri, toghe rosse e internazionali volevano ondata barconi dalla Libia

Ritorno di Almasri in Libia: Una Lezione di Sovranità

Il comandante della polizia giudiziaria libica, Najeem Osema Almasri Habish, è stato rilasciato e rimpatriato a Tripoli, evitando così un tentativo palese di creare un casus belli con il governo libico. È evidente che qualcuno, probabilmente con mire politiche o economiche, aveva intenzione di destabilizzare il controllo dei barconi e provocare un’ondata di clandestini verso l’Italia, ma il nostro governo ha dimostrato saggezza e prontezza nell’azione.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante il question time al Senato, ha chiarito la situazione con precisione. “Il 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa” ha affermato Piantedosi, evidenziando come la legge italiana sia stata rispettata alla lettera.

La Ricostruzione degli Eventi:

Il 19 gennaio, Almasri, dopo aver visitato altri paesi europei, è arrivato a Torino, dove è stato sottoposto all’esecuzione del mandato d’arresto internazionale per estradizione emesso appena il giorno prima dalla famigerata Corte Penale Internazionale. “Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli uffici della procura generale presso la Corte d’Appello di Roma e il competente Dipartimento del ministero di Giustizia, oltre al difensore nominato d’ufficio e le Autorità Consolari”, ha spiegato il Ministro. Almasri è stato temporaneamente associato alla casa circondariale Lorusso e Cotugno, in attesa di ulteriori disposizioni dalla Corte d’Appello di Roma.

Rilascio e Rimpatrio per Ragioni di Urgenza:

La decisione di rilasciare Almasri nella serata del 21 gennaio e di rimpatriarlo immediatamente a Tripoli è stata presa per “ragioni di urgenza e sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”. Questo atto di responsabilità dimostra che il governo italiano non solo ha rispettato le leggi italiane ma ha anche messo la sicurezza nazionale e internazionale al primo posto, evitando potenziali destabilizzazioni in un’area già complessa come la Libia.

Piantedosi ha sottolineato che il Governo è pronto a fornire ulteriori dettagli su questa vicenda in un’informativa dedicata, dove si approfondiranno tutti gli aspetti, dalla tempistica del mandato di cattura internazionale fino alla sua esecuzione.

Il ritorno di Almasri in Libia non solo è un trionfo della legalità ma anche un chiaro messaggio: l’Italia non si lascia manipolare da giochi di potere internazionali e mantiene un controllo saldo sulla propria politica migratoria e di sicurezza. Questo episodio dimostra che, quando si tratta di proteggere gli interessi nazionali e la stabilità regionale, le nostre istituzioni agiscono con fermezza e intelligenza, evitando di cadere in provocazioni che potrebbero portare a crisi migratorie artificiali.

Almasri, toghe rosse e internazionali volevano ondata barconi dalla Libia ultima modifica: 2025-01-23T14:19:28+00:00 da V
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By V gennaio 23, 2025 14:19
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1 Comment

  1. lorenzoblu gennaio 23, 15:51

    mister VOX che grande servizio da leccaculi complimenti, piu’ vi leggo e piu’ credo che vi siate rikkionizzati

    vi faccio una gran bella domanda , come mai il gover_merda che sostenete ha espulso con jet privato pagato da noi poveri fessi contribuenti il contrammiragli generalissimo cui tanto piace la GIUVENTUS, e gli stessi del governo tanto ABBRAVO che voi esaltate non riescono ad espellere manco mezzo negro neppure se lo sesso mena i nostri poliziotti…anche li il vostro gran governo di merda ha delle grandi e lungimiranti vedute??
    se uno rimanda i negri in africa, da li in italia non verra’ piu’ nessuno, chi è il fesso che spende 3/4000 euro sapendo che il giorno dopo gli fanno fare il gioco dell’oca e lo riportano da dove è partito??
    ecco giustappunto : MA CI FACCI IL PIACERE! il governo del fare… ma per favore!

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