Albania, riparte la “missione” anti clandestini: ma intanto sbarcano a Genova
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Albania, riparte la “missione” anti clandestini
La nave militare Cassiopea è a Lampedusa. Lo scontro con la magistratura sui rimpatri accelerati e le sentenze di Corte Ue e Cassazione
Albania: La farsa dell’immigrazione clandestina prosegue, Magistratura rossa blocca le espulsioni
L’Italia, alla mercé di una magistratura ideologicamente rossa e di una UE sempre più inetta, riprende la cosiddetta “missione” anti clandestini, un’operazione che non fa altro che dimostrare l’impotenza del nostro governo. La nave militare Cassiopea, ormeggiata a Lampedusa, è lì per raccogliere migranti da trasferire all’Albania, ma lo scontro con i giudici rossi è inevitabile.
Nonostante l’entrata in vigore del Decreto flussi l’11 gennaio, che dovrebbe facilitare i rimpatri, la magistratura continua a opporsi, bloccando ogni tentativo di ristabilire l’ordine. I giudici, con la loro interpretazione distorta delle sentenze della Corte di Giustizia europea e della Cassazione, stanno trasformando l’Italia in un paradiso per immigrati clandestini, negando il diritto del nostro Paese di proteggere i propri confini.
La Corte di Giustizia europea, con la sua lentezza e ambiguità, e la recentissima sentenza della Cassazione, che dovrebbe dare al governo il potere di designare Paesi sicuri, sono inutili se i magistrati, guidati da un ideologismo di sinistra, insistono nel trovare scappatoie per mantenere i clandestini qui. Questi giudici, che sembrano più interessati a difendere gli illegali che i cittadini italiani, hanno già iniziato a minare il Decreto in un chiaro tentativo di sabotare l’accordo con l’Albania.
Il governo deve darsi una mossa, smettere di piegarsi ai capricci di una UE che non capisce i nostri problemi di sicurezza e affrontare la magistratura rossa che sta trasformando l’Italia in un campo profughi. Non possiamo più permettere che la nostra sicurezza nazionale sia ostaggio di burocrati e giudici ideologizzati. È ora di agire con fermezza, di ristabilire la sovranità italiana e di espellere i clandestini senza ulteriori indugi. La questione non è più solo di politica, ma di sopravvivenza del nostro Paese.
E’ inutile mandare navi militari a Lampedusa se poi permetti alle ong di scaricare il proprio carico umano a Genova – oggi Ocean Viking ne ha portati una centinaio – e Cagliari dove ieri un altro centinaio è stato scaricato da un’altra nave negriera.
un governo , se ne fregherebbe di quello che dice la magistratura, il loro potere è gestito da altri militari e polizia, non ho mai visto un magistrato con un mattarello rincorrere un politico, quindi basterebbe fregarsene, ma ci vorrebbe un governo, non una caciottara borgatara
in seconda battura basterebbe non far sbarcare nessuno abbordano le navi ogni qualvolta entrano nel nostro territorio.. ma ci vuole un nuovo duce, non una coatta borgatara e un manipolo di parassiti indegni